Giovinazzi, è guerra aperta con l’Alfa Romeo: guardate cosa succede

Il pilota italiano è stato, nuovamente, lo sfortunato protagonista del weekend di F1. Antonio Giovinazzi è stato penalizzato dal suo team.

Antonio Giovinazzi (Getty Images)
Antonio Giovinazzi (Getty Images)

Una scelta strategica ha rovinato l’ennesima gara al nostro portabandiera Antonio Giovinazzi. Il pilota dell’Alfa Romeo Racing era riuscito, grazie ad un ottimo scatto al via, ad incunearsi nelle prime dieci posizioni, sfruttando alla prima curva il caos generato dal contatto tra Ricciardo e Bottas. L’australiano ha centrato in pieno il pilota della Mercedes, provocando il testacoda del finlandese e perdendo la sua ala anteriore. Insieme al suo teammate Kimi Raikkonen, il driver italiano è uscito, indenne dalla mischia, nella top 10 e poteva ambire ad un prestigioso piazzamento in zona punti.

Con largo anticipo il team Alfa Romeo Racing, stranamente, ha richiamato Antonio al box per il cambio gomme, rovinandogli di fatto la gara. Alle spalle dei due piloti coinvolti nell’incidente alla prima curva, è rimasto imbottigliato nel traffico delle retrovie e non ha potuto più recuperare e risalire nelle prime dieci posizioni. Per Antonio è stata una doccia fredda constatare che il compagno di squadra Kimi Raikkonen sia riuscito, con una strategia regolare, a chiudere all’ottavo posto.

La delusione di Antonio, undicesimo al traguardo, è stata cocente ed è risultata palpabile nelle interviste post Gran Premio del Messico. Il pilota italiano ha iniziato a dubitare del suo stesso team nel quale dovrebbe mettersi in mostra in questo finale di stagione per sperare in una riconferma. “Non ho mai voluto credere che si facesse di tutto per rovinare le mie gare con le strategia – ha confessato dopo la gara Antonio – ma stavolta sono, veramente, deluso”. È palese che qualcosa si è rotto nel rapporto tra il pilota e la squadra. Non c’è più fiducia e non è la prima volta che una strategia del muretto tende a rovinare un GP iniziato con il passo giusto da Antonio.

Il Presidente dell’Aci in soccorso di Antonio Giovinazzi

Angelo Sticchi Damiani è il Presidente dell’ACI – Automobile Club d’Italia dal 2011. E’ un ingegnere civile e progettista di strade ed è una vera istituzione nella Federazione ACI. Dal 1975 è entrato a far parte della Commissione Sportiva Automobilistica Italiana. Damiani è un personaggio molto influente sia a livello nazionale che internazionale. Ha ricevuto la Stella d’Oro al merito sportivo nel 2010 ed è consigliere del CONI. A livello internazionale, invece, è membro del senato della FIA, del Consiglio Mondiale dello Sport della Federazione Internazionale dell’Automobile e dell’Euroboard FIA.

Damiani è sceso in campo in difesa di Antonio. Il Presidente dell’ACI ha annunciato: “Antonio Giovinazzi è un pilota molto bravo ma troppi eventi a lui contrari hanno gravemente penalizzato l’unico italiano della F1”. Dello stesso avviso anche Lapo Elkann che ha sentenziato: “Ho grande rispetto per il Team Principal di Alfa Romeo Racing Orlen, ma vedere un team di F1 che danneggia il proprio pilota è triste e fa arrabbiare. Sono con Giovinazzi, un talento italiano che merita l’affetto di noi tifosi. Forza!”.

Antonio Giovinazzi sta ricevendo il sostegno di tanti personaggi influenti che ruotano intorno alla F1. Anche Gian Carlo Minardi, ex boss dell’omonimo team F1, ha parlato in favore del pilota pugliese. La triste realtà è che la squadra svizzera ha già deciso di incassare una valanga di soldi dall’arrivo di un nuovo pilota. Al fianco di Valtteri Bottas, la prossima stagione, potrebbe arrivare Guanyu Zhou, driver cinese attualmente impegnato in F2. Per il team si tratterebbe di un affare dal punto di vista economico, dato che il cinese porterebbe in dote una cifra pari a 25 milioni di dollari a stagione.

LEGGI ANCHE >>> Che fine ha fatto Mika Hakkinen? Ecco cosa fa oggi l’ex rivale di Schumi

In una F1 sempre più in crisi vi saranno sempre più operazioni di questo team. L’esempio lampante di piloti con la valigia è rappresentato dal russo Nikita Mazepin che non è stato il primo, né l’unico del circus della Formula 1 ad “comprarsi” uno dei venti sedili più ambiti al mondo. Per Giovinazzi si prospetta una uscita mesta dalla massima categoria del motorsport, ma potrebbero spalancarsi le porte del WEC o di altre competizioni del motorsport. In fin dei conti, Antonio, oltre ad essere un pilota Ferrari, deve ancora compiere ventotto anni.

Impostazioni privacy