F1, può saltare un Gran Premio storico: i tifosi sono in ansia

Il calendario di F1 2022 potrebbe iniziare da subito a subire delle modifiche. Ecco qual è l’appuntamento a rischio e le soluzioni.
F1 (GettyImages)
F1 (GettyImages)

Nei giorni scorsi è stato presentato il calendario di F1 più lungo della storia. Attualmente, sono 23 le corse previste, un record storico che non era mai stato toccato dal 1950 ad oggi. Il mondiale prenderà il via con il Gran Premio del Bahrain, previsto per il prossimo 20 marzo. Una settimana dopo sarà il turno dell’Arabia Saudita, che quest’anno è invece in calendario per il 5 dicembre come penultimo appuntamento.

La terza tappa verrà disputata a Melbourne, dove, dopo due anni di assenza, tornerà a corrersi il Gran Premio d’Australia. Storicamente, la gara più lontana dell’intero Circus è una delle più seguite dagli appassionati, visto che ha quasi sempre aperto la stagione. Tutti ci ricordiamo cosa accadde nel 2020, quando l’evento fu cancellato in extremis.

Tutto era infatti pronto per l’inizio del mondiale, ma il giovedì prime delle prove libere rivoluzionò il tutto: alcuni membri del team McLaren risultarono positivi al Covid, e la squadra britannica si ritirò dall’evento. FIA ed altri costruttori organizzarono una riunione per decidere le sorti dell’evento, poi annullato a due ore dalle prime prove libere libere.

La F1 ha sempre corso a Melbourne dal 1996 al 2019, e solo nel 2006 e nel 2010, a causa della concomitanza con i giochi del Commonwealth, la stagione non era iniziata nella terra dei canguri. Il GP di Australia si era disputato, fino al 1995, sul tracciato di Adelaide, che al contrario di Melbourne era quasi sempre stata la tappa finale del campionato.

F1, nuovi problemi a Melbourne

Il GP di F1 a Melbourne continua a non navigare in acque troppo tranquille a causa del Covid. L’Australia è infatti uno dei paesi più severi a livello di restrizioni, così come le nazioni limitrofe. Basti pensare che a Sydney, per un solo caso di positività riscontrato a luglio, era stato imposto un nuovo e ferreo lockdown.

Nel 2021 non si è corso da quelle parti proprio per i 14 giorni di quarantena imposti agli stranieri, cosa incompatibile con i ritmi del Circus. Gli stessi problemi potrebbero presentarsi nel prossimo aprile, anche se, molto lentamente, le cose sembrano tornare alla normalità in questo paese.

Il CEO dell’Australian Grand Prix Corporation, Andrew Westacott, continua a nutrire alcune preoccupazioni per il futuro della gara: “Siamo riusciti ad assicurarci un posto nel calendario di F1 2022, ma credo che se non ci fossimo riusciti, avremmo accettato che il Circus andasse in cerca di un’alternativa a noi. Abbiamo un grande sostegno dal nostro Ministro dello Sport e stiamo cercando di risolvere i nostri problemi, ma è una situazione in continua evoluzione“.

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Effettivamente, il GP d’Australia sembra essere sempre quello più a rischio cancellazione, considerando la posizione geografica e le ferree regole d’ingresso. Gran Premi come quello di Singapore e del Giappone, erano stati inseriti nel calendario 2021, per poi essere cancellati. La stessa sorte è toccata a Canada ed Australia, ma tutti questi quattro eventi sono stati nuovamente inseriti per il prossimo anno. Considerando ciò che stiamo vivendo, eventuali nuove modifiche non sono da escludere.

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