F1, the last dance of Kimi Raikkonen: la scelta di un mito

Il campione dell’Alfa Romeo Racing, Kimi Raikkonen, si appresta a disputare il suo ultimo Gran Premio da pilota di Formula 1.

Kimi Raikkonen (Getty Images)
Kimi Raikkonen (Getty Images)

Kimi Raikkonen è uno dei campioni più amati degli ultimi 20 anni della categoria regina del Motorsport. Il finlandese è stato l’ultimo a riuscire a portare la Rossa sul tetto del mondo. Nel 2007 grazie ad un recupero straordinario nell’ultima parte di stagione, Ice-man trovò la sua prima gioia iridata in un pazzo Gran Premio del Brasile. Kimi, sin dai suoi esordi in F1, si dimostrò essere un pilota sui generis.

Il finlandese debuttò nel 2000 sulla Sauber, cogliendo al volo l’occasione inaspettata. La velocità e il coraggio in pista del giovane lasciò l’intero circus senza fiato. Il più lesto a comprendere le potenzialità del nordico fu Ron Dennis che lo ingaggiò nel team McLaren Mercedes. Il successore di Mika Hakkinen, due volte campione del mondo con la squadra inglese, sfiorò il titolo mondiale nel 2003 in una lotta infuocata con Michael Schumacher e Juan Pablo Montoya.

Nel team di Woking Kimi Raikkonen non riuscì a laurearsi campione del mondo neanche nel 2005, ma attirò le attenzioni della dirigenza di Maranello. A fine 2006 la Ferrari era la ricerca di un erede di Michael Schumacher e affidarono l’arduo compito al talentuoso finlandese. Kimi non fece rimpiangere il barone rosso, andando a vincere il campionato del mondo 2007. In carriera Kimi ha conquistato 21 successi e 18 pole position.

Kimi Raikkonen, il ritiro di una leggenda

Il finlandese si è dimostrato essere un pilota vecchia scuola non solo per il suo stile di guida. Il #7 è un uomo che dice sempre quello che pensa, senza filtri e imposizioni. Kimi non è solito parlare molto e non ama perdere tempo con i giornalisti, ma è amato dalla gente proprio per questo suo modo di essere. Dopo il titolo mondiale con la Rossa Ice-man comprese di aver raggiunto il suo obiettivo e il vertice della F1. Nella sua vita il nativo di Espoo non ha mai accettato compromessi e preferì allontanarsi dall’ambiente del circus per lanciarsi in nuove sfide nel motorsport. E’ uno dei pochi talenti ad essersi cimentato ad alti livelli anche nel Rally che nella Nascar.

Il suo ritorno nel Circus fu anch’esso molto particolare e inaspettato. Kimi decise di legarsi alla Lotus con un contratto che prevedeva un bonus economico per ogni punto conquistato. Il finlandese, grazie al suo estro, mandò in bancarotta la squadra inglese. Tornato al top della forma la Ferrari decise di reinvestire una bella somma per riportarlo a Maranello. Nella sua seconda fase di carriera non è riuscito a replicare lo straordinario successo del 2007, ma ha contribuito a cementare una squadra che nel 2017 nel 2018 riuscì a tornare il lotta con il team Mercedes per il titolo mondiale.

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Nell’ultimo triennio in Alfa Romeo Racing, Kimi Raikkonen, è diventato il record man della F1 per il maggior numero di Gran Premi disputati. Il finlandese ha disputato in carriera 352 gare, anche se è partito solo in 348 di esse (altro primato assoluto in F1). Nel 2019 Kimi sfiorò l’impresa, fra l’altro, di salire sul podio con l’Alfa Romeo Racing. In quella occasione, su uno dei suoi tracciati preferiti, Ice-man arrivò in quarta posizione. Alla Formula 1 un personaggio fuori dalle righe come Raikkonen mancherà a tutti. Starà alle capacità di Valtteri Bottas riuscire a colmare nel team svizzero il vuoto che lascerà il quarantaduenne finlandese.

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