F1, racconto shock di un meccanico: la situazione è molto seria

Un meccanico di un team di F1, che ha preferito restare in incognito, ha parlato della dura vita causata dalle troppe gare in calendario.

F1 (GettyImages)
F1 (GettyImages)

Il mondiale di F1 edizione 2021 è terminato da un paio di settimane. Mentre le squadre ed i piloti si godono le meritate vacanze, il pensiero riguardante la prossima stagione incombe. Dopo le feste natalizie, mancherà poco più di un mese alla presentazione delle nuove monoposto, con la Ferrari che ha già manifestato la propria intenzione di svelare il proprio modello tra il 16 ed il 18 febbraio.

I test di Barcellona prenderanno via il 21 di quel mese, e termineranno il 25. Successivamente, il Circus si trasferirà in Bahrain, dove ci saranno gli ultimi tre giorni di prove invernali tra il 10 ed il 12 marzo. Come nel 2021, anche la nuova stagione scatterà sul tracciato di Sakhir, dove si corre in notturna.

La F1 farà poi tappa in Arabia Saudita una settimana dopo, con la gara di Jeddah che sarà la seconda prova del calendario dopo essere stata la penultima quest’anno. Se tutto dovesse procedere secondo i piani, la massima serie dovrebbe tornare in Australia il 10 aprile, per poi esordire in Europa ad Imola due settimane dopo, il 24 aprile.

Quello del 2022, Covid permettendo, sarà il campionato più lungo di sempre, composto da ben 23 appuntamenti, uno in più di quello appena terminato. Inoltre, la stagione terminerà con quasi un mese di anticipo, considerando che il gran finale di Abu Dhabi è previsto per il 20 novembre, mentre quest’anno si è concluso il tutto il 12 di dicembre.

La scelta è stata fatta per evitare concomitanze con i mondiali di calcio in Qatar, che scatteranno proprio in quel periodo. Tutto ciò significa che avremmo moltissimi back-to-back e molte gare ravvicinate, un qualcosa di simile a quanto visto nel massacrante finale di stagione, con la tripletta tra Messico, Brasile ed appunto Qatar che non ha di certo semplificato la vita delle squadre.

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F1, un meccanico non ci sta e lancia l’allarme

Coloro che più risentono dei lunghissimi calendari sono i meccanici. In F1, sono loro a montare tutte le attrezzature, le hospitality, i box e ad occuparsi delle monoposto 24 ore su 24 in pista, per poi lavorare anche in fabbrica nei periodi di inattività. La loro figura è ben più complessa rispetto all’immaginario collettivo, che li vede protagonisti dei pit stop, ovvero di quei 2-3 secondi a gara in cui cambiano le gomme. Dietro a quello, c’è un mondo intero.

Secondo alcune fonti, dopo la tappa di Losail ci sono stati anche diversi malori e crolli di stress che hanno colpito i meccanici, letteralmente stremati dal troppo lavoro. Uno dei membri dei team, che ha preferito restare anonimo, ha lanciato un vero e proprio sfogo, nel tentativo di far capire ai vertici del Circus che si sta tirando troppo la corda.

Dalle sue parole, si deduce che molti meccanici stanno abbandonando la F1 per migrare verso il FIA WEC o altre categorie, dove, a fronte di uno stipendio più basso, c’è la possibilità di fare molte meno gare. Uno degli aspetti più interessanti che sono stati toccati dal meccanico è l’impossibilità di avere del tempo libero, di stare con le proprie famiglie e con gli amici. Ovviamente, anche il Covid ci ha messo del suo, ed ha aumentato lo stress generale.

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La proposta dell’addetto è quella di creare più squadre di lavoro, permettendo così a turno di far riposare gli uomini delle squadre. Secondo lui, anche gli organizzatori dovrebbero iniziare a rivedere anche i calendari, poiché alcune tappe che portano la carovana a spostarsi dall’Azerbaijan direttamente in Canada non hanno senso. Il messaggio lanciato è piuttosto chiaro, ora bisognerà attendere le risposte.

 

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