F1, GP del Messico: cosa si nasconde dietro i sorrisi Ferrari?

La Ferrari sta lavorando in vista del triple header delle prossime settimane. Si parte dal Messico dove la Rossa dovrebbe essere più competitiva.

Ferrari (GettyImages)
Ferrari (GettyImages)

Il calendario della F1 proporrà in rapida successione tre GP. Il primo è sull’Autodromo Hermanos Rodríguez nell’affascinante scenario di città del Messico, poi il circus si sposterà in Brasile e in Qatar. Tre tappe che diranno molto in merito alla lotta al titolo tra Mercedes e Red Bull e chiariranno chi sarà il favorito assoluto, nei due GP conclusivi del mondiale 2021, tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.

La Ferrari è in lotta con la McLaren Mercedes per la conquista del terzo posto in classifica costruttori. Dopo la disastrosa annata 2020, conclusa alle spalle di Mercedes, Red Bull Racing, McLaren, Racing Point e Renault, la squadra italiana si sta risollevando. Il duello con la McLaren motorizzata Mercedes ha rappresentato, nell’arco della stagione, un passo in avanti notevole rispetto allo scorso anno. La SF21 ha determinato uno step evolutivo rispetto alla deludente SF1000 e l’arrivo di Sainz ha delineato una ventata di aria fresca per il team.

Lo spagnolo non ha fatto rimpiangere Sebastian Vettel, accasatosi all’Aston Martin, e ha ottenuto tre podi nella sua prima stagione a Maranello. Fin qui il management non poteva chiedere di più a Carlos, ambientatosi alla grande sulla SF21. Charles Leclerc è stato sfortunato in certe occasione, cogliendo meno, probabilmente, di quello che avrebbe potuto. I due alfieri della Rossa si presenteranno domenica ai nastri di partenza del diciottesimo GP stagionale, divisi in classifica piloti da soli cinque punti e mezzo.

Le novità tecniche della Ferrari in Messico

Mattia Binotto, nelle precedenti settimane, ha individuato nel GP sulla pista dei fratelli Rodríguez il posto giusto per esaltare le caratteristiche della monoposto. È arrivato, nei precedenti appuntamenti, l’aggiornamento della parte ibrida della power unit della SF21, determinando un surplus di cavalli extra per il Cavallino. Per ottenere la migliore performance possibile, la squadra di tecnici è pronta a montare un pacchetto aerodinamico da massimo carico per rendere al top sulle alture messicane che presenteranno un’aria molto rarefatta. La pista è costruita a 2.200 metri di altezza, creando diversi problemi alle monoposto.

Per questo motivi la Ferrari sta preparando anche altre novità per la trasferta messicana. I team saranno costretti a potenziare gli impianti di raffreddamento del motore e dei freni. La SF21, infatti, sarà equipaggiata da dischi e pinze di dimensioni maggiorate rispetto alla gamma, normalmente, utilizzata sull’auto del Cavallino.

Il tracciato metterà a dura prova gli impianti frenanti, in particolar modo in curva 1, 4 e 12. Il tempo di frenata sulla pista dei fratelli Rodríguez è tra i più elevati del calendario, con i suoi circa 13 secondi. Uno stress per le auto e per i piloti che dovranno ambientarsi sin dai primi turni di prove.

Nel corso della stagione la SF21 ha corso, solitamente, con i cestelli di carbonio quasi del tutto chiusi, per evitare che l’aria calda, prodotta dall’impianto frenante, avesse un forte impatto di surriscaldamento del cerchio e, conseguentemente, della mescola. Nelle ultime gare, la Rossa ha optato, invece, per una configurazione diversa dei cestelli. Per favorire la giusta finestra di temperatura delle gomme Pirelli, la Ferrari ha adoperato i cestelli semiaperti. Come avete capito, il lavoro varia in base ai tracciati e alle condizioni delle piste.

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In Messico l’obiettivo della Rossa sarà quello di completare il sorpasso in classifica costruttori sulla McLaren Mercedes. Il team di Woking potrà fare affidamento sulla rinnovata vena di Daniel Ricciardo che negli ultimi GP sta ben figurando nel confronto con il teammate Lando Norris. La Ferrari dovrà sfruttare il vantaggio della pista sin dalle qualifiche, provando a collocare entrambe le monoposto davanti a quelle inglesi.

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