Horner, l’ammissione che distrugge la concorrenza: fan sbigottiti

Il team principal della Red Bull Racing, Christian Horner, ha fatto a pezzi i competitor. La squadra austriaca sta ridicolizzando Ferrari e Mercedes.

La RB18 sta mettendo a nudo le gravi lacune delle squadre avversarie al vertice della classifica costruttori. Il team austriaco ha osservato la Ferrari regredire, in modo clamoroso, nella seconda parte di stagione, mentre la Mercedes si è appellata all’insicurezza del porpoising, per poi dover comunque accettare di essere, al momento, terza forza del 2022. La classifica riflette i valori attuali con la Ferrari attardata di 139 punti rispetto alla Red Bull Racing. Oramai la Scuderia dovrà prestare attenzione all’arrivo della Mercedes, a -35 punti. Per come è evoluto il campionato, la Mercedes potrebbe anche insidiare il secondo posto della Rossa. F1, Binotto fa retromarcia: doccia fredda per i tifosi della Ferrari.

Christian Horner (Ansa Foto)
Christian Horner (Ansa Foto)

Max Verstappen, in classifica piloti, comanda con 335 punti, dopo undici trionfi stagionali, davanti a Charles Leclerc, risalto al secondo posto a quota 219, a seguito del secondo posto di Monza. Alle spalle del monegasco, al terzo posto, vi è il messicano Sergio Perez a quota 210. Entrambi i driver sono seguiti da George Russell (203 punti) che, ad eccezione di Silverstone dove è stato costretto al ritiro, ha sempre chiuso in top 5 tutti gli altri Gran Premi della stagione. Un po’ più lontano, al quinto posto, c’è Carlos Sainz con 187 punti, davanti a Lewis Hamilton, fermo a 168. La Red Bull Racing è ormai ad un passo dal celebrare il secondo titolo di fila di Max Verstappen, oltre che il suo quinto titolo costruttori della sua storia. Nell’era ibrida della F1 aveva vinto sempre e solo la Mercedes.

Dopo otto anni di trionfi la Stella a tre punte si è ritrovata a lottare per qualche podio sporadico. Per Lewis Hamilton è stata una enorme delusione. L’anglocaraibico, dopo la beffa subita all’ultimo giro di Abu Dhabi, avrebbe desiderato riscattarsi, lottando per l’ottava corona, ma nel 2022 non c’è stato nulla da fare. La W13 si è rivelata essere una vettura mal progettata, non riuscendo mai a mettere in mostra il suo reale potenziale. La vettura “senza pance” ha sofferto tantissimo nella prima parte di stagione, ma è riuscita a mantenersi in scia della Rossa, grazie alla straordinaria costanza di George Russell. Quest’ultimo ha esordito alla grande nel team teutonico, facendo ricredere tanti detrattori. Il circus è un mondo che va veloce e la squadra potrebbe aver già trovato l’erede di Sir Lewis Hamilton. F1, Toto Wolff terrorizza la Ferrari: ecco il piano della Mercedes.

Horner fa a pezzi la Mercedes

Oltre all’ottimo inserimento di Russell, a Brackley c’è poco da sorridere. Il duo inglese non ha mai lottato per il primo gradino del podio e il progetto, nonostante l’introduzione della direttiva 39, non è mai decollato. A Zandvoort è arrivata una prestazione importante, ma i passi in avanti sono stati meno notevoli di quelli che ci poteva attendere post summer break. A Spa e Monza, due circuiti da basso carico, la F1 – 75 e la RB18 si sono dimostrate ancora di un altro pianeta. Il problema della W13 non è rappresentato solo dal porpoising, ma è una vettura che ha scarse capacità nel misto, e soffre anche in termini di velocità sul dritto. In sostanza non ha punti di forza. L’unico pro è l’affidabilità dei motori teutonici che non hanno mai lasciato a piedi Hamilton e Russell. I due si sono ritirati una volta a testa, ma a seguito di pesantissimi incidenti.

Al podcast di F1 Beyond the Grid Christian Horner ha ammesso: “Hanno spostato l’attenzione (nella passata stagione, ndr) molto presto. Hanno scelto di sacrificare il campionato dell’anno scorso in modo da poter lavorare sull’auto per il 2022. Quando l’auto è stata introdotta, specialmente con quell’aggiornamento (gli strani sidepod, ndr) sembrava così radicalmente diversa che ci aspettavamo che la Mercedes fosse di nuovo dominante come negli anni precedenti. Ovviamente gli ha fatto male averli battuti nel campionato piloti l’ultima volta e speravamo che volessero vendicarsi quest’anno. Quindi è abbastanza sorprendente che dopo il dominio degli ultimi otto anni, non abbiano vinto un Gran Premio nel 2022”.

Il team principal della Red Bull Racing si è concentrato anche nella capacità dei suoi tecnici, in un’annata rivoluzionaria. Adrian Newey si è dimostrato, ancora una volta, un grandissimo ingegnere, riuscendo a prendere una direzione ben specifica per il suo progetto, rispetto alla particolare soluzione della Mercedes. “Ben presto i ragazzi qui si sono convinti che non avrebbe funzionato con il nostro design. Noi eravamo sicuri di essere sulla strada giusta, ha ricordato Horner. Nel corso della stagione è risultato evidente che la W13 fosse fallimentare, mentre la RB18 ha spiccato il volo, facendo mangiare la polvere anche ai ferraristi.

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