F1, adesso la Red Bull lancia l’allarme: sulle nuove auto c’è un problema

La Red Bull ha subito convinto nei test di F1 disputati a Barcellona. Tuttavia, Christian Horner è preoccupato da un dettaglio.

In casa Red Bull c’è grande ottimismo attorno alla nuova RB18, la prima F1 ad effetto suolo costruita a Milton Keynes. Max Verstappen e Sergio Perez l’hanno portata all’esordio sul tracciato di Barcellona, dove la monoposto disegnata da Adrian Newey ha subito stregato la concorrenza per via delle soluzioni tecniche adottate.

F1 Red Bull (Twitter)
F1 Red Bull (Twitter)

Il canale creato al di sotto dell’imboccatura delle pance è destinato a fare scuola, così come il terminale della fiancata, simile a quello dell’AlphaTauri che tenterà di ricreare, seppur in maniera limitata, l’effetto coanda visto quasi un decennio fa. L’ingresso delle bocche delle pance laterali è miniaturizzato, posto molto in alto e dotato di una forma a cucchiaio verso la parte inferiore.

All’anteriore è confermato il sistema di sospensioni pull rod, mentre il muso è piuttosto lungo e termina con un’apertura esattamente come con la F1 dello scorso anno che vinse il mondiale con Max Verstappen. Al contrario di quanto si era intravisto nelle poche immagini provenienti dal filming day di Silverstone, la nuova monoposto prodotta a Milton Keynes presenta degli endplate non tagliati, ed un’ala anteriore provvista di quattro flap come per la concorrenza.

C’è poco da dire, quando si tratta di tirare fuori soluzioni fuori dagli schemi, Newey è ancora il numero 1. Va detto anche che, in rarissime occasioni, il geniale progettista britannico ha sbagliato clamorosamente dei progetti, come nel caso della McLaren MP4-18 del 2003 che non vide mai la pista a causa di problemi di affidabilità.

Stando ai primi test, non sembra essere il caso della nuova Red Bull, nonostante un guasto al cambio che ha bloccato Perez al giovedì mattina. Il team di Milton Keynes sta preparando alcuni sviluppi da portare in Bahrain, dove la Mercedes si presenterà con una versione B della W13. La sfida è solo all’inizio.

Un problema comune che ha colpito queste nuove monoposto ad effetto suolo è il porpoising, ovvero un blocco aerodinamico, causato dalla crescita costante del carico aerodinamico sull’alettone anteriore. Quando il mainplane si avvicina all’asfalto l’effetto suolo aumenta la sua efficacia, con l’aria che si incanala in modo molto rapido. Tra la superficie superiore e quella inferiore c’è grande differenza di pressione, che causa una perdita di carico aerodinamico piuttosto repentino.

F1, Horner teme per la sicurezza dei piloti

La Ferrari sembra aver già risolto il problema del porpoising tramite alcune modifiche al fondo, portate nell’ultima giornata di test andata in scena a Barcellona. Anche la Mercedes aveva già pronta la soluzione e sembra aver trovato un modo per sfuggire ai “saltelli” in rettilineo, mentre l’Alfa Romeo Racing ha alzato eccessivamente la monoposto da terra, perdendone in carico aerodinamico. Con queste nuove F1 è davvero difficile trovare il bandolo della matassa.

Nei giorni scorsi, George Russell aveva sottolineato un potenziale problema per la sicurezza dei piloti a causa del porpoising, e Christian Horner sembra essere d’accordo con lui. Il team principal di Red Bull F1 ha parlato di questo guaio in un’intervista concessa a “RacingNews365“, ammettendo che le squadre dovranno cercare in fretta una soluzione.

Abbiamo imparato molto sull’effetto suolo e su come funziona sulle auto. Si può notare che il porpoising è un problema per la maggior parte delle squadre, quindi si tratta di capirlo al meglio. È un vantaggio, per noi, poter contare sull’esperienza di Adrian Newey, che ha lavorato con l’effetto suolo all’inizio della sua carriera“.

Dal punto di vista della sicurezza, i team devono trovare delle soluzioni prima di guidare su circuiti come quello di Baku, cioè ad alta velocità. Più lungo è il rettilineo, peggiore sarà l’effetto. In Bahrain sarà peggio che qui a Barcellona ed in Arabia Saudita potrebbe già essere un problema“.

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