Ferrari, piove sul bagnato: l’ex campione F1 la fa a pezzi

La Ferrari è uscita con le ossa rotte nella sfida alla Red Bull Racing nel Gran Premio di Monaco. L’ex campione del mondo non ha fatto giri di parole, criticando le scelte della Rossa.

Dopo la straordinaria prima fila in qualifica, la Ferrari doveva solo fare una cosa nel Gran Premio di Monaco: non commettere errori strategici e ai pit stop. Tutto ciò che poteva andare male è andato peggio domenica 29 maggio sulle anguste stradine del Principato. Una pioggia torrenziale si è abbattuta sulla pista a pochi minuti dallo spegnimento dei semafori e la direzione gara è stata costretta a ritardare la partenza.

F1 Ferrari (Ansa Foto)
F1 Ferrari (Ansa Foto)

La tensione è salita alle stelle, anche perché la maledizione dell’idolo di casa non lasciava sereni i fan. Da cinque anni una serie di sfortune ha limitato le ambizioni del monegasco. Il ritiro di Barcellona non aveva fatto altro che accrescere l’ansia per un appuntamento già molto importante ai fini della classifica. L’annata era iniziata alla grande per Leclerc con l’hat trick nella gara inaugurale del Bahrain e il grand chelem di Melbourne. Tutto sembra apparecchiato per una stagione fatta di vittorie e soddisfazioni, dopo anni molto bui.

La Ferrari ha scommesso tutto, da tempo, sul cambio regolamentare, sacrificando le ultime stagioni. La doppietta in Bahrain ha rotto l’incubo di due anni e mezzo senza trionfi. I problemi di affidabilità delle Red Bull Racing e quelli progettuali della Mercedes sembravano garantire un plus invidiabile alla F1-75. L’inizio di stagione ha confermato tutte le straordinarie qualità di Leclerc in qualifica, ma anche alcune lacune del team. Il DNF di Barcellona è, certamente, meno amaro del disastro combinato a Monaco dal muretto box della Rossa.

Un pesantissimo boccone da mandare giù in un momento fondamentale del campionato. Montmelò e Monaco, infatti, rappresentavano due piste con caratteristiche favorevoli alla squadra italiana. La Ferrari, invece, è uscita con le ossa rotte nel confronto con la Red Bull Racing anche su circuiti dove avrebbe dovuto dominare. Le 14 pole position messe a segno da Charles Leclerc in carriera si sono tramutate in sole 4 vittorie e questo è il primo dato che ha portato ad una riflessione un grande rivale della Ferrari ai tempi di Michael Schumacher.

L’opinione dell’ex F1 sulla Ferrari

Se Charles non ha trasformato in trionfi le partenze al palo ottenute non è stata una questione, puramente, di sfortuna. Il monegasco, in alcune occasioni, non è stato aiutato dal team con strategie errate e clamorosi DNF dovuti a problemi tecnici. CL16 è apparso distrutto nel dopo gara, davanti alle telecamere. A Baku tornerà più forte di prima, ma per forza di cose, la mancata vittoria e soprattutto il mancato podio davanti alla sua gente, è stata una beffa. Jean Alesi è sceso in pista con Leclerc: ecco cosa ha detto sul monegasco.

Ora la Ferrari non può più permettersi errori, alla vigilia di GP su tracciati favorevoli alle caratteristiche della concorrenza. Charles Leclerc, tra le righe, ha “minacciato” la Ferrari al termine della corsa. Sono volate parole grosse, anche perché il tempo delle giustificazioni è finito. Sembra che gli uomini al muretto non abbiano fatto tesoro di anni di figuracce e delusioni. Secondo il due volte iridato, Mika Hakkinen, la Scuderia ha commesso diversi errori umani, soprattutto nelle scelte strategiche durante il GP di Monaco.

Sergio Perez ha trionfato, davanti a Carlos Sainz e Max Verstappen. Leclerc è finito giù dal podio. L’ex campione della McLaren Mercedes, nella sua rubrica per Unibet, ha dichiarato: “Durante la gara, la Ferrari ha avuto dei dubbi nel momento più importante. Hanno fatto fare a Charles un’altra sosta più tardi. Hanno anche lasciato che Carlos guidasse più a lungo del necessario. La Red Bull ha capito bene la strategia, facendo balzare le proprie vetture al primo e al terzo posto. La Ferrari dice che analizzerà perché la strategia è andata male, ma penso che l’analisi tecnica sia meno importante delle colpe umane”.

Il finlandese ha sottolineato che tutto dipende dalla fiducia in alcuni individui che sono sottoposti, in alcuni frangenti, ad un’alta pressione. La Ferrari non essendo abituata a lottare da anni per un mondiale, potrebbe commettere altri errori rispetto ai diretti concorrenti della Red Bull Racing. La strategia fallimentare di Monaco ha permesso alla squadra austriaca di allungare in classifica costruttori. Il team con sede a Milton Keynes ha trentasei punti di vantaggio sulla Scuderia, mentre Max Verstappen ha accumulato nove punti in più di Charles Leclerc, nonostante i due ritiri stagionali per problemi tecnici.

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