Franco Morbidelli può lasciare la Yamaha? Ecco come stanno le cose

Franco Morbidelli ha un contratto in scadenza ala fine del 2023, ma in classe MotoGP nulla è dato per scontato.

Franco Morbidelli non sta vivendo un buon momento dal unto di vista professionale. Da quando è passato al team Yamaha factory non è riuscito ad adattarsi alla nuova Yamaha M1, nonostante con questa moto si sia confermato vice campione del mondo 2020. Difficile trovare una soluzione, nonostante abbia a disposizione i dati del leader e compagno di box Fabio Quartararo.

Franco Morbidelli (ANSA)
Franco Morbidelli (ANSA)

Il prototipo di Iwata richiede uno stile di guida diverso dal suo per raggiungere il limite con la M1, impresa che sembra facile in teoria ma molto ardua da mettere in pratica. In Yamaha l’attenzione tecnica è puntata soprattutto sulle richieste del campione francese, che si avvia verso il suo secondo titolo mondiale. Ma assicurano massimo supporto per Franco Morbidelli, affinché riesca a migliorare il feeling con le gomme, soprattutto nelle qualifiche.

Il futuro di Franco Morbidelli in dubbio

Una sola top 10 nelle prime undici gare, risultati a dir poco deludenti per l’allievo della VR46 Academy, legato con un contratto in scadenza alla fine del 2023. Futuro a breve termine assicurato per Franco Morbidelli, ma se non ci sarà una svolta da qui a Valencia sarà difficile pensare di proseguire con il marchio di Iwata. Altrettanto complicato trovare una sella libera per il 2024, dato che quasi tutti i nuovi contratti saranno biennali, con scadenza a fine 2024.

Secondo alcune voci diffuse nelle settimane precedenti Yamaha avrebbe persino pensato di rescindere anticipatamente il suo contratto. Una voce smentita dai vertici aziendali e anche dallo stesso pilota. “Mi fido della mia squadra e della loro fedeltà al contratto. Sono tutte brave persone. E spero di ottenere buoni risultati per chiarire ogni possibile dubbio“, dice Morbidelli a Motorsport-Total.com.

Con l’uscita di Suzuki dal Mondiale il mercato piloti ha spinto Alex Rins e Joan Mir a guardarsi intorno, ma Yamaha è rimasta fedele al contratto. Entrambi gli alfieri della Suzuki sembrano destinati alla Honda. Quindi per il momento Franky può dormire sonni tranquilli… per modo di dire. Nulla è certo in una categoria come la MotoGP: “Nessuno può essere sicuro del futuro. Chi può conoscere il proprio futuro? Nessuno. Contrattualmente io sono calmo, ma chissà…“.

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