Hamilton, che nervosismo con il box: tutta la sua rabbia alla radio (VIDEO)

Lewis Hamilton ha letteralmente perso le staffe nella seconda parte del GP di Turchia. Ecco le comunicazioni con il box Mercedes.
Lewis Hamilton (GettyImages)
Lewis Hamilton (GettyImages)

Il Gran Premio di Turchia è stato piuttosto complicato per Lewis Hamilton, che lascia Istanbul regalando la leadership del mondiale a Max Verstappen. Il campione del mondo aveva segnato la pole al sabato, ma ha dovuto pagare dieci posizioni di penalità in griglia per la sostituzione del motore endotermico.

La Mercedes ha deciso di deliberare il quarto componente termico, lasciando invece invariata la parte ibrida. Questo gli ha consentito di non partire dal fondo, ma la sensazione è che il quinto posto finale non lo abbia soddisfatto più di tanto. Il campione del mondo ha sofferto nelle prime fasi, quando è stato a lungo rallentato dall’AlphaTauri di Yuki Tsunoda.

Il giapponese si è rivelato un perfetto team player, aiutando i “cugini” della Red Bull a tenere dietro la W12 del campione del mondo. Lewis ha dovuto forzare per liberarsi del nipponico, prendendosi un bel sorpasso all’esterno in Curva 4. La rimonta del britannico lo ha poi condotto in quinta piazza, alle spalle di Sergio Perez che si è difeso benissimo dalla freccia nera.

Dal 37esimo giro in poi, Hamilton ha iniziato una lunga conversazione con il suo ingegnere di pista, Peter Bonnigton (detto “Bono”) per decidere il da farsi sul cambio gomme. Il #44 aveva espresso la sua volontà di rischiare, per terminare la corsa senza pit stop e concludere sul podio. Il box ha invece preferito evitare problemi, richiamandolo dentro.

Hamilton, grande nervosismo nei dialoghi con il box

La discussione tra Hamilton e Bono inizia proprio al 37esimo giro, dopo le soste di Valtteri Bottas e Max Verstappen che erano rientrati in pista riuscendo a tenerlo dietro. A quel punto, l’ingegnere comunica al campione del mondo che il vantaggio di Max era di circa 3 secondi su di lui.

La prima lamentela di Lewis riguarda proprio questo aspetto: “Come è possibile che Max sia davanti?“. Con la sua consueta pacatezza, il tecnico replica: “Abbiamo perso tempo lottando con Perez“. Pochi giri dopo, ad Hamilton viene in mente l’idea di non fermarsi, dopo che Bono gli ha comunicato che Charles Leclerc era al comando non essendo rientrato.

Per non rischiare, al 42esimo giro Lewis viene richiamato ai box per una prima volta, ma la richiesta del team non viene accolta: “Perchè? Non credo che rientrare per le intermedie nuove sia la scelta giusta. Voglio restare fuori, non siamo lontani dalle condizioni per poter mettere le gomme d’asciutto“.

Ad undici giri dal termine, la Ferrari richiama Charles, cosa che Bono comunica immediatamente al suo pilota, salito al terzo posto. Poco dopo, Bonnigton avverte Lewis che Pierre Gasly sta per entrare nella finestra pit stop del britannico, invitandolo a rientrare per la sosta. Hamilton risponde con un laconico: “Siete sicuri, okay“.

Ad una manciata di tornate dalla bandiera a scacchi, la Mercedes effettua la sosta dotando la vettura di un treno di Intermedie nuovo. Bono si rivolge all’iridato dicendo: “Perez è davanti di 6 secondi“, e la furia di Lewis non tarda ad arrivare: “M…., perchè siamo così lontani?“.

A cinque giri dalla bandiera a scacchi, l’anglo-caraibico esclama furioso: “Non dovevamo fermarci, ho un graining terribile, te lo avevo detto!“. Bono replica: “Va bene, ne parliamo dopo, Gasly è ad un secondo da te“. Le conversazioni poi si interrompono, dopo una frase che ricorda molto Kimi Raikkonen esclamata dal campione del mondo: “Lasciami solo!“.

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In questo finale di gara abbiamo visto un Lewis piuttosto nervoso, che sembra effettivamente aver paura di poter perdere questo mondiale. A consolarlo può esserci la certezza che ora dispone della monoposto migliore, che solo in Messico potrebbe pagare dazio rispetto alla concorrenza.

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