Horner esalta Verstappen e non ci sta: “Stagione sfortunata”

Mentre il futuro di Hamilton è in bilico, in Red Bull gongolano. Per il boss Horner Yas Marina non diminuirà il valore di quanto fatto da Verstappen. 

Da ottimo comunicatore e promotore di sé stesso quale è Lewis Hamilton non poteva studiarla meglio. Alla fine la sua assenza dagli eventi pubblici (fatta eccezione per i giorno della sua nomina a baronetto) e dalla piattaforme sociali sta facendo parlare più di qualsiasi altro argomento.

Christian Horner (Getty Images)
Christian Horner (Getty Images)

Per assurdo il pilota di F1 più chiacchierato da Abu Dhabi ad oggi è stato ed è ancora lui. Verstappen, alias il nuovo campione del mondo, colui che è stato in grado di spezzare il dominio Mercedes ininterrotto dal 2014, è passato in sordina.

Anzi, se non avesse una fidanzata di famiglia famosa nel motorsport come Kelly Piquet, sarebbe praticamente caduto nel dimenticatoio a partire dalla sera del 12 dicembre.

Ma c’è di più. Purtroppo per lui, il primo sigillo iridato è arrivato al termine di una campagna tormentata e ricca di polemiche, che non si è risparmiata neppure nella volata conclusiva, con una bandiera rossa esposta che ha dato il là ad una serie infinita di contestazioni.

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Horner fa il punto della stagione

Ciò malgrado secondo il team principal della Red Bull Christian Horner quanto ottenuto da Max non verrà compromesso dagli accadimenti, in quanto alle spalle ci sono sempre 10 vittorie di gara e 10 pole position. Numeri superiori a quelli di chiunque altro a partire da Lewis che ora gioca a fare il risentito.

Durante il campionato ci sono state parecchie controversie e tanti frangenti sfortunati. La conclusione ci ha ripagato bilanciando la sorte“, la riflessione del dirigente britannico convinto che il polverone sollevato da Stoccarda dopo il GP di Abu Dhabi non creerà alcun danno d’immagine al team, né tantomeno intaccherà il valore di quanto raggiunto dall’olandese. “Il nostro patron Dietrich Mateschitz è molto orgoglioso e sa che ci siamo meritati il trionfo“, ha aggiunto tirando in ballo il proprietario della scuderia.

Definendo lo scorso campionato come uno dei più vivaci degli ultimi 30 anni, il 48enne ha evidenziato come il massimo risultato sia stato figlio di un lavoro di gruppo tra Milton Keynes, la Honda e il #33.

Soltanto nell’ultimo gran premio abbiamo avuto la fortuna dalla nostra con l’ingresso della vettura di sicurezza. Nel resto del calendario ci siamo invece trovati in mezzo ad eventi contro“, ha ribadito il concetto ricordando ai detrattori che il 24enne ha condotto il 50% dei giri effettuati nell’intera stagione, ossia più della percentuale complessiva degli avversari.

In realtà difficilmente il 2021 verrà archiviato come un anno normale  per il Circus. L’ingerenza nella FIA in diversi round farà restare per sempre più di un dubbio sull’esito, anche se in effetti, guardando ai freddi numeri Mad Max non ha rubato nulla.

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