Imola in F1? Le ultime novità e le speranze per il futuro

Imola potrebbe entrare stabilmente in calendario dal 2022, ma le date stanno cambiando rispetto a quanto previsto. Ecco i dettagli.
Imola (GettyImages)
Imola (GettyImages)

Il calendario di F1 targato 2022 sta prendendo forma sempre di più. A breve Liberty Media dovrebbe rendere nota la reale situazione, ed ancora una volta potremmo avere due Gran Premi nel nostro paese. Sia nel 2020 che nel campionato attuale, le modifiche dovute al Covid hanno spinto gli organizzatori a confermare Imola, che ha ottime possibilità per il futuro.

Il tracciato Enzo e Dino Ferrari ha regalato pagine di storia per l’automobilismo, divenendo una presenza fissa dagli anni Ottanta sino al 2006. L’impianto ha mantenuto una forma sempre più o meno simile, cambiando però in alcuni punti dopo le tragedie del 1994. In quell’occasione, le curve fatali furono il Tamburello e la Villeneuve, che subirono radicali modifiche.

Le due curve erano quasi dei rettilinei, e vennero cambiate introducendo due chicane ben più lente. Anche la Variante Bassa venne rivoluzionata, così come le Acque Minerali. Dopo l’ultimo Gran Premio di San Marino disputato nel 2006, i box sono stati demoliti e la parte del traguardo è stata smantellata.

L’ultima curva (la Variante Bassa appunto) non è più presente, per cui dalla seconda Rivazza inizia un lunghissimo rettilineo che porta al Tamburello. Le nuove strutture dei box sono molto più moderne ed adeguate agli standard delle F1, per cui Imola ha nuovamente una speranza per il futuro dopo aver ospitato due edizioni del GP dell’Emilia Romagna.

Imola stabilmente in calendario? La situazione

Inizialmente, per il 2022 si era parlato di Imola per il week-end tra il 15 ed il 17 luglio, in sostituzione del Gran Premio di Francia di Le Castellet. Gli organizzatori della tappa transalpina stanno facendo di tutto per mantenere la corsa, per cui la pista emiliana avrà la sua corsa molto prima.

La Cina verrà, a quanto pare, estromessa dal calendario, ed il rimpiazzò sarà proprio l’Enzo e Dino Ferrari, nel fine settimana del 22-23-24 aprile 2022. Si tratterebbe, più o meno, della data storica nel quale si correva il GP di San Marino, sempre disputato tra la fine di aprile e gli inizi di maggio.

Il mondiale inizierà nuovamente in Bahrain il 20 marzo, per poi spostarsi in Arabia Saudita la settimana dopo. L’Australia è prevista per il 10 aprile, ma su questa meta gli interrogativi non mancano. Dopo Imola è attesa al debutto Miami, che avrà la sua prima gara di F1 l’8 maggio. Tra gli appuntamenti in dubbio c’è Singapore il 2 ottobre, attualmente in ballottaggio con la Turchia.

Vediamo quale potrebbe essere il calendario:

  1. GP del Bahrain: 20 marzo;
  2. GP dell’Arabia Saudita: 27 marzo;
  3. GP di Australia: 10 aprile;
  4. GP di Emilia Romagna: 24 aprile;
  5. GP di Miami: 8 maggio;
  6. GP di Spagna: 22 maggio;
  7. GP di Monaco: 29 maggio;
  8. GP di Azerbaijan: 12 giugno;
  9. GP del Canada: 19 giugno;
  10. GP di Gran Bretagna: 3 luglio;
  11. GP di Austria: 10 luglio;
  12. GP di Francia: 17 luglio;
  13. GP di Ungheria: 31 luglio;
  14. GP del Belgio: 28 agosto;
  15. GP di Olanda: 4 settembre;
  16. GP di Italia: 11 settembre;
  17. GP di Russia: 25 settembre;
  18. GP di Singapore o Turchia: 2 ottobre;
  19. GP del Giappone: 9 ottobre;
  20. GP degli Stati Uniti d’America: 23 ottobre;
  21. GP del Brasile: 13 novembre;
  22. GP di Abu Dhabi: 20 novembre

Il campionato 2022 dovrebbe terminare molto prima di quello attuale (che andrà in archivio il 12 dicembre prossimo) visto l’inizio dei Mondiali di calcio in Qatar. Abu Dhabi si correrà il 20 novembre, mentre la manifestazione calcistica scatterà 2 giorni prima. Il Qatar entrerà in pianta stabil nel calendario dal 2023 con un contratto di ben dieci anni.

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Per quanto riguarda Imola, le ultime voci parlano di un accordo che andrebbe fino al 2025 compreso, per cui ben altre quattro edizioni del GP di Emilia Romagna sarebbero garantite. Un vero e proprio miracolo vista la situazione dell’Autodromo qualche anno fa, quando ospitare il Circus appariva un’utopia. Ora è tutto vero.

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