Juan Manuel Fangio, la sua Mercedes all’asta: la cifra è da infarto

Juan Manuel Fangio è stato in grado di rivoluzionare il mondo della F1 e dopo tanti anni i suoi cimeli sono ancora di grande interesse.

Nella storia della F1 sono davvero pochi i nomi capaci di aver lasciato un segno così indelebile nella storia come quello di Juan Manuel Fangio, icona degli anni ’50 che è stato in grado di dettare legge nel mondo dei motori e oggi una notizia rallegra tremendamente tutti i suoi tifosi e ammiratori.

Juan Manuel Fangio (GettyImages)
Juan Manuel Fangio (GettyImages)

Quando si parla di Juan Manuel Fangio non si può non pensare a uno di quei meravigliosi pionieri che ha permesso alla F1 di diventare un’icona straordinaria e leggendaria in tutto il mondo e il Chueco è stato in grado si elevare al massimo qualsiasi monoposto a sua disposizione.

Dai primi anni in Alfa Romeo, poi la Mercedes, la Maserati e perfino la Ferrari, un campione che è stato capace di rendere epica qualsiasi sua impresa e di rendere memorabili le battaglie con lo sfortunato Alberto Ascari e poi anche con il velocissimo Stirling Moss.

La Mercedes è però forse stata la Scuderia con la quale ha legato maggiormente e i suoi successi sono davvero stati al limite del trionfo per manifesta superiorità, ma purtroppo i risultati sono durati solamente due anni perché la tragica fine dettata da Le Mans ’55 ha portato all’addio della macchina di Stoccarda.

Oggi però è stata finalmente messa all’asta la Mercedes-Benz 300 SL Roadster, vettura da strada che era stata regalata dalla casa tedesca al fenomeno argentino nel 1958, anno in cui decise di ritirarsi definitivamente.

Il cimelio è dunque di quelli rari e dannatamente preziosi e non è infatti un caso che la vettura sarà sicuramente venduta per diversi milioni di dollari.

La macchina ha un contachilometri che segna i 72mila chilometri percorsi, un numero non ancora elevatissimo, ma molti di questi sono stati effettuati proprio da Fangio e dunque si può presumere che il motore non sia in perfette condizioni.

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L’obbiettivo è superare i 6 milioni con i quali fu venduta la 300 SL Gullwimg, perché se di mezzo c’è un cinque volte campione del mondo non si può di certo chiedere una cifra minore.

La staffetta con Collins e il Mondiale in Ferrari

Come quasi tutti i più grandi piloti anche Juan Manuel Fangio corse con la Ferrari, vincendo il Mondiale del 1956 con una vettura che era stata regalata dalla Lancia, ma il carattere del Chueco era in forte contrasto con quello di Enzo Ferrari.

Le strade erano destinate a dividersi a fine anno, ma Fangio voleva assolutamente vincere, anche se il suo principale rivale era Peter Collins, britannico anch’esso della Ferrari.

In occasione dell’ultimo Gran Premio dell’anno i due potevano vincere e proprio sul più bello a Fangio si ruppe la macchina con Collins che dunque aveva ormai la vittoria in pugno.

La Ferrari richiamò ai box Musso per permettere a Manuel di salire e completare la gara per poter provare a strappare metà punteggio vitale per il Mondiale, ma il romano tirò dritto e quando ormai tutto sembrava spacciato accadde l’impensabile.

Fu proprio Collins a fermarsi per cedere la sua vettura a Fangio e nello scendere gli disse:”Vai e vinci il Mondiale Maestro, tu non avrai più tante occasioni, io sono ancora giovane”.

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Il Chueco vinse così il suo quarto Mondiale, bissato in Maserati l’anno successivo, mentre Collins morì tragicamente in pista nel 1958, anno in cui era la prima guida Ferrari con tutte le carte in regola per vincere.

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