Lando Norris, che bordata alla F1 2022: sarà ancora più noiosa?

Come saranno le vetture di Formula1 nel 2022? Ci dice qualcosina Lando Norris, uno dei primi a toccare l’argomento.

Lando Norris (Fonte foto: Instagram Norris)

Per alcuni, il mondiale di F1 non è per nulla finito. Per altri invece, è tempo di pensare al futuro. Un esempio è la Ferrari che già prepara la vettura per il 2022, che dovrebbe rendere i suoi piloti più forti in pista, dopo una stagione di transizione. Ma non solo le rosse lavorano all’anno che sarà.

I piloti, sono sempre i primi veri collaudatori dei loro team e logicamente tutti hanno voluto osservare quel che si conosce delle monoposto che dovranno guidare. Alcuni hanno anche già usato i simulatori per notare le differenze ed a quanto pare, Lando Norris ne ha viste alcune.

Lando Norris tra i primi a parlare delle prossime auto

Il ragazzo britannico è stato uno dei primi del Circus a parlare di futuro, mentre altri continuano a cercare la concentrazione per le ultime gare. Ma lo sappiamo, Lando dice sempre ciò che pensa e se ne sono accorti gli increduli Verstappen ed Hamilton. Ed allora, cosa ci svela il ventunenne sulle prossime monoposto?

In una recente intervista, Lando Norris ha dichiarato che le auto di F1 del 2022 non saranno belle da guidare, come quelle della stagione in corso. Il classe ’99 ha poi subito puntualizzato che non parlava della sua McLaren: “Ma penso che sia lo stesso caso anche per ogni altra squadra. E vedremo, non ha senso da adesso pensare che sia fantastica o terribile”, dice in riferimento alla prossima auto. Sicuramente il prossimo mondiale sarà diverso, visto che le monoposto cambieranno a causa dei nuovi regolamenti. E non solo Norris ha detto qualcosina per i fan di questo sport.

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Anche lo spagnolo ed esperto, Fernando Alonso ha parlato di quelle che per ora sono le sue impressioni. E quando gli viene chiesto da cosa dipenderanno le prestazioni della sua auto, dice: “Penso che dipenderà molto dalle prestazioni di come le nostre auto stanno lavorando nel simulatore e nei test invernali”. Poi, lo spagnolo aggiunge: “In termini di adattamento, non penso che sarà una grande differenza. È solo un duro lavoro, o più duro di qualsiasi altro inverno, perché dovremo passare un po’ più di tempo al simulatore insieme al team“.

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