Leclerc, spallata a Sainz: ora in Ferrari ne sono sicuri

Charles Leclerc è il leader del Mondiale 2022 e a questo punto è ormai chiaro come sia lui il prima pilota e Carlos Sainz la sua spalla.

La Ferrari del 2022 è una delle monoposto migliori che si siano mai viste negli ultimi anni e i risultati sono una chiara testimonianza della superiorità del Cavallino Rampante sulla concorrenza, con Charles Leclerc che sta dominando in lungo e in largo il Mondiale, mentre Carlos Sainz ha avuto in Australia una pesante battuta d’arresto che ormai lo relega a scudiero del compagno di squadra.

Leclerc Sainz Ferrari (Ansa Foto)
Leclerc Sainz Ferrari (Ansa Foto)

Quando un anno fa la Ferrari annunciò l’arrivo di Carlos Sainz dalla McLaren per sostituire il partente Sebastian Vettel, erano in molti ad avere dei dubbi sulla bontà dell’affare, ma comunque per tutti sarebbe stato senza ombra di dubbio il secondo pilota alle spalle di Charles Leclerc.

Lo spagnolo però ha continuato la sua nomea di “Ammazza fenomeni” che aveva già iniziato a Woking, dato che per ben due anni, mentre tutti osannavano il talento del giovanissimo Lando Norris, i punti per il Mondiale costruttori li portava a casa lui chiudendo sempre davanti al compagno.

La storia si è ripetuta anche nella passata stagione dato che Carlos Sainz ha avuto modo di chiudere al quinto posto in classifica piloti, dunque il primo delle macchina umane escludendo quei missili che erano la Mercedes e la Red Bull, relegando il monegasco solamente alla settima piazza, alle spalle anche della McLaren di Norris.

Per questo motivo a inizio anno erano moltissimi quelli convinti che la Ferrari avrebbe adottato una strategia doppia per poter portare entrambi i piloti al vertice, comunque provando a non creare troppi ordini di Scuderia e dando la possibilità anche all’iberico di giocarsela pienamente per il titolo.

Non sapremo mai se a Maranello abbiano dato la monoposto migliore a Charles rispetto a quella di Carlos, ma dopo tre gare ormai nessuno ha più dei dubbi su chi puntare per poter sperare in un ritorno della Ferrari in vetta al Mondiale, con un titolo che in Italia manca ormai dal lontano 2007.

Leclerc ha dimostrato chiaramente di essere il miglior pilota della Rossa e in quest’ultima gara ha staccato di altri 26 punti il compagno di squadra che ha vissuto un weekend disastroso, perché dopo il mediocre nono posto nelle qualifiche, in gara ha anche dovuto alzare bandiera bianca dopo pochissimi giri.

Sainz dunque ha anche perso il secondo posto il classifica generale vedendosi sorpassare da George Russell e dalla sua Mercedes, con l’ex McLaren che in questo momento ha già meno della metà dei punti del compagno ferrarista: 71 per il monegasco e 33 per lo spagnolo.

Dunque ormai la Ferrari può dire senza alcun problema di essere tornata quella Scuderia che punta tutto su di un pilota, con Carlos che dovrà dunque lavorare di squadra per poter aiutare il Leclerc a vincere un Mondiale che è partito nel migliore dei modi ma che è ancora molto lungo e pieno di insidie.

I 46 punti di vantaggio su Max Verstappen e i 43 su Lewis Hamilton non devono assolutamente ingannare e far abbassare la guardia, perché il titolo si giocherà molto probabilmente sul filo del rasoio e dunque sarà fondamentale un grande lavoro delle seconde guide.

Carlos Sainz fedele scudiero di Charles Leclerc: ecco come vincere il Mondiale

Ogni Scuderia che si rispetti ha sempre spiegato in modo chiaro e netto le gerarchie all’interno della squadra, altrimenti la lotta interna ha sempre portato a cocenti delusioni e tremende sconfitte, a meno che la superiorità di un Team non fosse tale da poter permettere di duellare solo tra i due piloti.

Ecco perché è stato possibile a Hamilton e Rosberg battagliare con la Mercedes o a Senna e Prost darsele di santa ragione con la McLaren, perché la superiorità con le altre monoposto era troppo evidente, ma se il livello è similare, ecco allora che la guerra interna porta soltanto alla distruzione.

Ne sa qualcosa la McLaren nel 2007, con Alonso ed Hamilton che si sono scannati per tutto l’anno con la vettura migliore e alla fine hanno dovuto vedere vincere Kimi Raikkonen, lo sa la Williams che nel 1981 e nel 1986 ha regalato due Mondiali, prima alla Brabham di Nelson Piquet e poi alla McLaren di Alain Prost, in seguito a scontri fratricidi in un caso tra Alan Jones e Carlos Reutemann e poi con Nigel Mansell e lo stesso Piquet.

Nella passata stagione uno degli elementi fondamentali per la vittoria del titolo iridato di Max Verstappen è stato senza ombra di dubbio il grandissimo lavoro di Sergio Perez, mentre Hamilton non ha più avuto in Bottas, totalmente svogliato data la certa partenza verso l’Alfa Romeo, di uno scudiero che gli potesse permettere maggiore tranquillità alle spalle.

Il messicano, seppur ogni tanto continui a raccontare la favola che lui crede alla vittoria del Mondiale, è un fedele alleato di Verstappen, tanto è vero che nei suoi Team Radio cerca sempre di sapere le sorti del suo Capitano, dunque anche la Ferrari avrà bisogno del miglior Sainz per poter coprire le spalle di un Leclerc che in questo momento sta volando.

Il campionato è ancora lunghissimo, le tappe di questa stagione ancora infinite e per questo motivo ci sarà grandissimo interesse per capire come andrà a finire, ma stiamo pronti a vivere un 2022 da sogno, con il colore Rosso che sta diventando sempre più dominante.

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