Lucchinelli ed il consiglio per far tornare grande Morbidelli

Marco Lucchinelli, campione 1981, ha fatto un parallelo tra la sua carriera e quella di Franco Morbidelli per una cosa che li accomuna.

Lucchinelli (GettyImages)
Lucchinelli (GettyImages)

Marco Lucchinelli rappresenta uno dei nomi italiani più celebri nel Motomondiale. L’ex pilota di Bolano ha vinto il titolo mondiale nella Classe 500 nel 1981 in sella alla Suzuki, prima che un terribile incidente segnasse a vita la sua carriera, che prometteva altre vittorie e campionati.

Il ligure infatti, nel 1982 quando correva da iridato in carica, passo alla guida della Honda, rimase coinvolto in una carambola con Franco Uncini, con il quale si stava giocando la leadership della gara al Gran Premio d’Austria corso a Salisburgo. L’impatto rischiò di uccidere alcuni spettatori, che fortunatamente riuscirono a salvarsi.

Lucchinelli uscì quasi incolume dallo schianto, rimediando una frattura dello scafoide della mano e qualche contusione al piede. Il “cavallo pazzo”, come era stato soprannominato per la sua guida aggressiva ed il suo carattere particolare, non fu più lo stesso stando a quanto riportano le fonti dell’epoca.

In seguito, passò anche a correre su delle monoposto, disputando il campionato di Formula 3000 con la Lola Motorsport nel 1986. Una brutta pagina della sua vita è quella che riguarda l’anno 1991, quando venne arrestato per possesso di cocaina e condannato a cinque anni di reclusione. Dopo questa triste avventura, è divenuto commentatore per Eurosport del Motomondiale, partecipando anche a trasmissioni storiche come “Grand Prix” su Italia 1.

Un personaggio simile non passa di certo inosservato, e nel 2017, durante il week-end del Gran Premio d’Italia al Mugello, è stato inserito nella “Hall of fame” del Motomondiale. Resta comunque il grande rimpianto di quel terribile incidente del 1982, che senza grossi dubbi lo portò a perdere molto del suo smalto in pista.

Lucchinelli, ecco il consiglio a Franco Morbidelli

Marco Lucchinelli continua ad essere uno degli ex piloti più apprezzati, ed ha rilasciato in questi giorni un’interessante intervista a “La Gazzetta dello Sport”, in cui ha voluto fornire alcuni consigli a Franco Morbidelli. “Morbido” è il compagno di squadra di Fabio Quartararo, essendo stato promosso nel team ufficiale Yamaha durante la stagione in sostituzione del licenziato Maverick Vinales. Il suo arrivo nella squadra factory è avvenuto al GP di San Marino, corso a settembre a Misano.

Lucchinelli ha affrontato anche la questione dei piloti italiani più in generale: “Mi viene quasi da dire che è un peccato avere così tanti piloti della nostra nazionalità in pista contemporaneamente. Avere tre italiani in lotta uno contro l’altro potrebbe diventare una questione difficile da gestire. Impossibile, per ora, dire chi sia il migliore, anche se domenica mi è piaciuto molto Francesco Bagnaia“.

Vero che è caduto, ma stava lottando contro Marquez ed era vicino a batterlo. Si scivola quando si tenta il tutto per tutto per vincere. Ottimo anche Franco Morbidelli, che è stato in lotta con i migliori fino a che non ha avuto problemi fisici. Ad inizio anno non sapevo che stesse male con il ginocchio, ed anche con la moto vecchia ha mostrato buone cose”.

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Morbidelli ha al suo fianco Quartararo, nuovo campione del mondo, e secondo Lucchinelli questo fatto lo può far crescere: “Per Morbido è stimolante avere un campione come compagno di squadra. Ai miei tempi, io avevo accettato Spencer accanto a me, mi sentivo forte e non temevo nessuno. Alla fine andò male, ma Morbidelli mi ispira molto fiducia e sono convinto che vedremo qualcosa di diverso“.

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