Il manager di Verstappen si inchina a Leclerc: parole spiazzanti

Il manager di Max Verstappen, ammette di essersi goduto la rivalità con Leclerc in una stagione molto esaltante.

Una stagione esaltante, da vivere tutta ad alta velocità, quella della Formula 1, 2022. Tanti talenti che hanno continuato un cammino che sembrava già segnato, come Lando Norris e George Russell, ma soprattutto, un dualismo davvero bello da vedere curva dopo curva, come quello tra i due fenomeni classe ’97: Max Verstappen e Charles Leclerc.

Max Verstappen (Ansa Foto)
Max Verstappen (Ansa Foto)

Il primo a parlare di un dualismo molto divertente e di una stagione per questo, molto bella, è stato proprio Max Verstappen, ovviamente spinto a far sempre del suo meglio, grazie ad un avversario di cui si conosceva già la forza. Con la F1-75 poi, la Red Bull ha avuto persino modo di temere per il proprio pilota, che però alla fine, è diventato campione del mondo per la seconda volta.

Max Verstappen ha dovuto vedersela con un campione

Non è mai successo invece, al “predestinato”, Charles Leclerc. Che peccato, non solo per i tifosi ferraristi, ma perché non si può non ammettere che il monegasco, per tutto quello che sta dando a questo sport, un titolo almeno, in fondo lo meriterebbe. Anche sfortunato, ricordiamo, il numero 16 della griglia, in questa stagione ha vinto ben tre gare, ma attenti, perché il campionato non è ancora finito e con questo, anche le emozioni.

Da non sottovalutare, che chi ha combattuto per il titolo con lui, il fortissimo olandese, ha appena raggiunto un mito del passato, molto amato dagli appassionati. E così, i complimenti per Leclerc, arrivano ancora, da più fronti. Stavolta a parlare è Raymond Vermeulen, manager del neo campione del mondo. In un podcast di F1 Nation, infatti, l’uomo che cura gli interessi di Verstappen, ha ammesso: Penso che Charles abbia lo stesso talento. Voglio dire che alcuni dei suoi giri con cui ha conquistato la pole position quest’anno sono stati semplicemente incredibili. Ha anche una grande gestione del ritmo di gara”. 

Un modo, certo, anche per esaltare l’impresa stessa del proprio assistito, di cui certo non si può dire che non sia fortissimo. Se infatti, l’anno scorso ha dovuto giocarsela addirittura con una leggenda come Lewis Hamilton, stavolta il talento non è mancato, nella monoposto avversaria. Quella rossa, che ha solo avvertito gli avversari, per i prossimi anni. L’olandese, ha infine continuato il proprio pensiero: “ma se il degrado dei suoi pneumatici è maggiore durante la gara, non c’è molto che possa fare il pilota”.

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