McLaren, Brown si scaglia contro tutti: “Vogliono vincere con gli assegni”

Le accuse della McLaren attraverso le parole dure di Zak Brown, ad alcune scuderie rivali questa polemica non piacerà.

Zak Brown (Getty Images)
Zak Brown (Getty Images)

Un tuono nel silenzio totale, dopo tante settimane di polemiche. Sembrava che ormai si andasse solo verso l’attesa della famosa data d’inizio in Qatar e che tutti fossero attenti agli sviluppi delle vetture. Nemmeno per sogno. A ravvivare i discorsi sulla F1, ci ha pensato Zak Brown, il CEO della scuderia McLaren. Dopo la novità che ha stupito tutti sui nuovi cerchioni, ora la casa di Woking si fa sentire attraverso la voce dell’amministratore delegato.

L’ex pilota statunitense, ha fatto capire senza mezzi termini che nelle idee future della F1, troppe cose andrebbero a favore dei soliti noti. Infatti, a scuderie di media classifica come proprio la McLaren, non potrebbero andar giù facilmente, la voglia di passare da tre a sei  Sprint Race in stagione e innalzare ulteriormente il budget cap che già non scherza nel 2022, stanziato a 135 milioni.

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McLaren: nasce la polemica con le altre scuderie

Le parole di Brown sono affidate al sito ufficiale della scuderia con sede a Woking. Traspare come detto, un malessere della McLaren, ma anche la voglia forte di non stare in silenzio e neanche di usare mezzi termini. Alcune squadre cercano ancora scuse per alzare il tetto dei costi e vincere i campionati con i libretti degli assegni. Scrive il CEO della scuderia britannica.

Il pensiero va proprio dritto al tema principale. In pratica alcune scuderie su tutte, vorrebbero aumentare il numero delle gare sprint, ma non solo. Vorrebbero aumentare anche il budget per i costi di eventuali danni all’interno solo delle Sprint Race. Secondo McLaren: “un tentativo malcelato di proteggere il proprio vantaggio competitivo”.

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Praticamente, più soldi da spendere, più gap con chi non ne ha così tanti. Una cosa semplice ed ovvia, che però finirebbe per avvantaggiare solo un paio di case automobilistiche. La McLaren si è già fatta sentire chiedendo chiarezza sui regolamenti, prima che inizi la stagione ed ora tira un’altra bordata alla F1.

Ma Brown non è contento e va avanti, asserendo che alcuni team starebbero “tenendo lo sport in ostaggio”, con spettacolo e quindi supporters, che ci andrebbero solo a perdere. “Queste squadre sembrano incapaci di accettare che un limite di bilancio è nell’interesse dello sport e non riescono ad interrompere la loro abitudine di buttare soldi per arrivare al vertice“, è la conclusione del forte comunicato McLaren

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