F1, Mercedes: i soliti sospetti sulla power unit della W12

La Mercedes ha dominato con Bottas in Turchia, mentre Hamilton è quinto dopo la rimonta. La superiorità motoristica è tornata evidente.
Mercedes (GettyImages)
Mercedes (GettyImages)

Il Gran Premio di Turchia ha sancito la sesta vittoria stagionale per la Mercedes, la prima per Valtteri Bottas che mancava all’appuntamento il successo da oltre un anno. Il finlandese è stato perfetto nell’approfittare della penalizzazione in griglia di Lewis Hamilton, dominando in lungo ed in largo dalla pole position.

L’unico brivido c’è stato dopo la sosta, quando la Ferrari di Charles Leclerc ha deciso di proseguire volando in testa. Bottas è stato però molto freddo nel chiudere il gap con la rossa, prendendosi il primo posto ad una dozzina di giri dalla conclusione. Lewis Hamilton ha limitato i danni dopo essere partito dall’undicesima piazza, chiudendo al sesto posto e ritrovandosi ora a -6 da Max Verstappen.

Il team di Brackley ha guadagnato altri 3 punti sulla Red Bull nel mondiale costruttori, dove ora comanda con 36 lunghezze rispetto alla squadra di Milton Keynes. La rimonta del campione del mondo è stata furiosa nella prima fase, ma il box non se l’è sentita di rischiare preferendo fermarlo a pochi giri dal termine per cambiare le gomme. Lewis era in quel momento al terzo posto, ma ha pensato al mondiale accontentandosi di rinunciare al podio.

Mercedes, ritrovata la superiorità motoristica

La fase più calda della gara nel duello tra i due top team è stato senza dubbio il duello tra Hamilton e Sergio Perez per il quarto posto. Il britannico ha attaccato furiosamente il #11, sverniciandolo sul lungo rettilineo che conduce alle ultime curve. In quel momento, senza DRS per via della pioggia, la velocità della Mercedes W12 era di 326 km/h, contro i 302 del rivale.

Il messicano è stato comunque bravissimo a tenersi la posizione staccando tardissimo, con Lewis che ha preferito allargare la traiettoria per non finire fuori pista. Nelle due fasi calde, è apparso chiaro che la power unit di Brixworth è tornata ad averne tanto di più rispetto alla Honda.

Quello che stupisce è che, nonostante l’allarme affidabilità lanciato dai motoristi Mercedes, le frecce nere abbiano mostrato una competitività così importante rispetto ai rivali. In particolare, a far spavento, oltre alla velocità di punta, è risultata la trazione il punto chiave: in quell’occasione, la RB16B non ha potuto molto per difendere la posizione, e solo una staccata folle di Perez gli ha consentito di tenersi la posizione.

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In condizioni di bagnato, la Mercedes era andata in difficoltà questa stagione, specialmente grazie al talento di Verstappen che sull’umido è solito esaltarsi. Qui in Turchia invece, anche Bottas è risultato inavvicinabile. La sensazione è che la parte elettrica dell’unità propulsiva tedesca abbia avuto un netto passo avanti, che può diventare decisivo nelle ultime gare per l’assegnazione del mondiale.

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