Mercedes, che guaio: 1 milione di auto richiamate, ecco perché

Con una nota la Mercedes ha dato il via a una nuova campagna di richiamo per alcuni veicoli. E i pericoli sono decisamente importanti.

Non è decisamente un periodo fortunato per la Mercedes. Dopo anni di dominio in F1, la casa di Stoccarda è incappata in una delle stagioni più difficili da quando è tornata nel Circus, complice anche il cambio regolamentare che sembra aver trovato più preparate Red Bull e Ferrari. Da sempre il marchio tedesco punta sul mondo delle corse per promuoversi ma anche per spingere in termini di ricerca e sviluppo, poi da riportare nella produzione di auto stradali.

Il logo Mercedes (ANSA)
Il logo Mercedes (ANSA)

Da diversi anni la Mercedes ha dato il via a un massiccio ricambio dei suoi modelli, sposando al 100% la rivoluzione elettrica, che nei piani dei vertici dell’azienda porterà nel giro di poco tempo a soppiantare definitivamente i motori termici. Ormai i suoi modelli di punta sono tutti elettrici, e a breve lo diventeranno anche quelli di fascia più alta, dove per ora primeggia la Classe E.

Mercedes, un richiamo davvero importante

C’è però un problema che ora è emerso proprio in diversi modelli prodotti negli anni scorsi dalla casa tedesca. Nelle scorse ore infatti Mercedes ha annunciato il richiamo per quasi un milione di veicoli in tutto il mondo a causa di un potenziale problema all’impianto frenante, come ha confermato l’Autorità federale dei trasporti tedesca (KBA).

Il richiamo ha interessato auto costruite tra il 2004 e il 2015 e si tratta dei modelli ML di seconda generazione (con sigla W164), GL (X164) e Classe R (W251). Secondo il rapporto pubblicato nelle scorse ore, si tratta di un problema al servofreno che potrebbe causare l’allungamento degli spazi di frenata, con conseguenti problemi alla sicurezza dei veicoli.

La corrosione del servofreno può, nel peggiore dei casi, portare all’interruzione del collegamento tra il pedale del freno e l’impianto frenante – ha affermato la KBA nel suo comunicato -. Di conseguenza, il freno di servizio può smettere di funzionare”. Mercedes ha confermato il richiamo con una dichiarazione inviata all’AFP, affermando che la mossa era basata su “l’analisi di rapporti isolati per alcuni veicoli”. Secondo la casa di Stoccarda, “in rari casi di corrosione molto grave, potrebbe essere possibile che una manovra di frenata particolarmente forte o brusca causi danni meccanici al servofreno, per cui il collegamento tra pedale del freno e sistema frenante fallirebbe”.

Nello specifico, in tutto il mondo sono stati richiamati 993.407 veicoli, di cui circa 70.000 in Germania. Per coloro che ancora non hanno riportato la propria auto, è consigliabile non usarla, perché il rischio è davvero alto. Ma Mercedes ha assicurato sui lavori che saranno effettuati: “Il processo di richiamo comporterà l’ispezione dei veicoli potenzialmente interessati e, a seconda dei risultati dell’ispezione, la sostituzione delle parti ove necessario”.

Che non sia un momento particolarmente felice per il marchio tedesco lo certifica il fatto che questa è già la seconda campagna di richiamo dell’anno. Nei mesi scorsi infatti aveva scovato delle perdite della pompa del liquido di raffreddamento per un altro lotto di veicoli, ben 800 mila, sparsi in Europa, che nei casi più estremi erano a rischio di incendio. Le auto interessate erano le Mercedes GLE/GLS (Serie 167), Classe C (205), Classe E (213), Classe S (222), Classe S (223), Classe E Coupé e Convertibile (238), GLC (253), CLS (257) e Classe G (463).

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