La Mercedes sembra aver deciso: prosegue la partnership con Petronas, mentre Aramco punta a McLaren ed Aston Martin per il futuro.
Il mondo della F1 è da sempre legato a quello delle sponsorizzazioni. I tempi in cui le monoposto scendevano in pista con i colori delle proprie nazioni riguardano solo gli albori di questo sport, quando la dominante Mercedes di oggi si presentava sul tracciato con la semplice livrea argentata.
Dagli anni Settanta in poi, le sponsorizzazioni sono diventate un passaggio fondamentale per la sopravvivenza e gli investimenti del team. L’industria del tabacco è quella che ha meglio investito nel Circus, colorando le livree delle monoposto per circa quarant’anni. Marchi come la Marlboro, Camel, Lucky Strike, Mild Seven, Benson Hedges, Rothmans, John Player Special e West hanno fatto la storia della F1, regalandoci livree iconiche ed indimenticabili.
Nel 2005 iniziarono le prime, importanti limitazioni. La McLaren, al tempo legata al marchio West, perse subito lo sponsor. Poco dopo, la stessa sorte toccò a tutti i team, e gli ultimi ricordi che abbiamo di una F1 scesa in pista con un marchio di sigarette stampato sulla livrea riguarda la Ferrari: Kimi Raikkonen vinse il GP della Cina 2007, poi, dall’anno dopo, i tabacchi vennero del tutto vietati.
I team si sono dovuti reinventare, tentando di trovare nuovi spunti per la pubblicità. Negli anni si sono susseguiti, come main sponsor, nomi di banche, servizi di telefonia, liquori e compagnie aeree. La Mercedes, rientrata nel 2010, ha siglato un importante accordo con la Petronas, società petrolifera statale malese che è tutt’oggi sponsor del team di Brackley.
Mercedes, si continua con Petronas
La Mercedes e la Petronas sembravano in rotta sino a qualche giorno fa, ma in realtà, il loro sodalizio è più in forma che mai. Secondo il giornalista inglese Joe Saward, la Stella a tre punte e l’azienda asiatica avrebbero nuovamente firmato un accordo quinquennale, che partirà dal 2022 con scadenza nel 2026.
I rumors vedevano il team che ha dominato l’era ibrida della F1 vicino ad un accordo con Aramco, compagnia saudita di idrocarburi che nel 2020 ha iniziato ad investire nel Circus. L’accordo tra gli arabi e Liberty Media prevede che ben tre GP all’anno siano sponsorizzati da tale marchio, che compare comunque con numerosi cartelloni pubblicitari su tutte le piste del calendario.
Resta curioso il fatto che Petronas abbia deciso di abbandonare totalmente il Motomondiale, in cui sponsorizza anche il team dove nel 2021 sta correndo Valentino Rossi. Un addio alla Mercedes avrebbe giustificato il divorzio dalla Yamaha e dalle corse a due ruote, ma vista la situazione, il mistero si infittisce.
Aramco alla ricerca di accordi con altri team
L’Aramco, vista la smentita gli accordi con Mercedes, si starebbe interessando a McLaren ed Aston Martin, team che montano le power unit costruite a Brixworth. Sempre secondo fonti britanniche, i sauditi vorrebbero addirittura acquistare alcune quote del team di Woking.
Il fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita (PIF) si sta riservando anche un piano B, che corrisponde proprio alla squadra di Lawrence Stroll. Va ricordato che nel 2022 esordiranno dei carburanti nuovi, precisamente dei biocarburanti sintetici con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento. L’Aramco punta a legarsi ad un team di F1 per lanciare un messaggio importante in chiave marketing.
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La compagnia araba è in trattativa anche con la MotoGP, in particolare con il VR46 che esordirà ufficialmente in top class nel 2022. Tra l’Aramco e la squadra di Valentino Rossi gli accordi stanno andando a rilento, ma da parte dei membri vicini al “Dottore” sembra esserci fiducia. Nei prossimi mesi sono attesi annunci importanti, visto che l’Arabia Saudita porta in dote una gran quantità di denaro.