Mick Schumacher sulle orme di papà Michael: vuole diventare il migliore

Il figlio d’arte del Kaiser ha le idee chiare circa il suo futuro nel circus. Mick Schumacher vuole dimostrare di essere un campione in F1.

Mick Schumacher (GettyImages)
Mick Schumacher (GettyImages)

Mick Schumacher non è arrivato nella categoria regina del motorsport per fare numero. Il pilota della Haas, alla sua prima stagione in F1, sta surclassando il compagno di squadra. Nikita Mazepin, per ora, può essere il solo raffronto del giovane tedesco. Il deficit prestazionale della sua auto, rispetto a tutte le altre monoposto della griglia, è talmente ampio che l’unico riscontro cronometrico, in ogni appuntamento della stagione, è con il teammate russo.

Mick Schumacher sta demolendo l’avversario, come accaduto anche in occasione dell’ultimo GP degli Stati Uniti. Mick sta dimostrando di valere la fiducia di Günther Steiner che lo ha fortemente voluto nel 2021. Inizialmente il team americano, con uno stretto legame con la Ferrari, è stato molto criticato per la scelta di rinunciare a due veterani del circus, come Kevin Magnussen e Romain Grosjean. La stagione attuale è stata considerata come una scuola per i rookie dalla valigia pesante Nikita Mazepin e Mick Schumacher. Entrambi hanno portato in dote una vagonata di milioni grazie agli sponsor, vitali per le casse del team Haas.

Nonostante la totale mancanza di sviluppi il tedesco sulla VF-21 ha dimostrato di essere veloce e ha commesso pochi errori. Il campione del mondo 2020 di F2 è riuscito a portare la Haas in Q2 e ha sfiorato la zona punti in Ungheria.

Le prospettive di Mick Schumacher

Il pilota dell’Academy Ferrari mira a fare bella figura nel 2022 per attirare su di sé le attenzione della squadra di Maranello. Il giovane tedesco è tra i migliori prodotti della FDA. Per la Rossa avrebbe, certamente, un impatto devastante far accomodare Mick sul sedile della Ferrari con cui Michael ha vinto tutto in carriera.

In una intervista a DAZN F1, il figlio del Kaiser ha dichiarato: “La stagione sta andando bene, mi sento a mio agio e sono contento del buon lavoro che stiamo facendo come team. Stiamo costruendo qualcosa di più grande, sperando che il prossimo anno sia migliore”.

Il team Haas sta lavorando sodo in ottica 2022. L’obiettivo conclamato della squadra americana è quello di tornare ad essere un team di metà classifica e non più il fanalino di coda della griglia. Nel 2018 la Haas riuscì a marcare ben 93 punti e chiudere la stagione al quinto posto.

“Sto imparando a gestire la pressione. In F1 la pressione c’è sempre, a seconda del momento, ci sono diversi tipi di pressione e abbiamo una squadra che sa gestirla molto bene. Come pilota, hai la pressione di rimanere in F1, se non fai un buon lavoro, non avrai una lunga carriera. Io sto cercando di fare del mio meglio per mostrare al mondo quello che sono capace di fare in macchina. Voglio mostrare alla gente che ho il potenziale per essere un futuro campione”, ha spiegato Mick.

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L’obiettivo in questa stagione può essere marcare il primo punto in F1, ma sul lungo periodo il tedesco si augura di lasciare un segno tangibile. Il rapporto con Mazepin è positivo. Entrambi i piloti della Haas mirano ad un 2022 da protagonisti assoluti.

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