MotoGP, Quartararo come Stoner ed Hayden: un dato li accomuna

Il nuovo campione del mondo, Fabio Quartararo, ha in comune un primato con due grandi campioni storici della MotoGP.

Fabio Quartararo (Getty Images)
Fabio Quartararo (Getty Images)

Il pilota della Yamaha, Fabio Quartararo, è diventato a Misano il primo campione del mondo francese della classe regina. Un titolo, assolutamente, meritato per il nativo di Nizza che ha dominato la stagione. Dieci podi e cinque vittorie hanno determinato un successo mai messo in discussione dai competitor.

Il dato straordinario della cavalcata del pilota della casa di Iwata è quello relativo alle corse sempre a punti. Fabio non si è mai ritirato nell’arco dell’intera stagione. È andato sempre a punti in ogni GP e la sua costanza, alla fine, lo ha premiato con due gare in anticipo alla conclusione del campionato.

Esempio lampante della superiorità del pilota francese rispetto alla concorrenza si è avuta proprio a Misano. Partito dalla quindicesima posizione, dopo numerosi problemi accusati in prova, Quartararo ha rimontato fino ai piedi del podio, mentre l’avversario diretto per la conquista del titolo iridato, Pecco Bagnaia, è scivolato sul più bello a cinque giri alla conclusione del GP. Il ducatista avrebbe potuto tenere in vita il mondiale e, invece, ha consegnato, matematicamente, il titolo nelle mani del Diablo.

Una curiosità su Fabio Quartararo

Da giovanissimo Fabio corse nel campionato catalano e mediterraneo, in 50cc, 70cc e 80cc, per poi partecipare alla Pre-Moto3, dove gareggiò con una 250cc a quattro tempi con cui vinse il campionato.

In Spagna prese parte, successivamente, al CEV Moto3, riuscendo nell’impresa di diventare il secondo non spagnolo e il più giovane di sempre ad aggiudicarsi il titolo che confermò anche nel 2014. L’anno seguente, Quartararo arrivò in Moto3, avendo già la fama di assoluto cannibale. Il Diablo, però, al suo primo anno nella categoria minore, non andò oltre la decima posizione nella graduatoria mondiale, in sella alla Honda.

Nel 2016 fece addirittura di peggio con la KTM, finendo per ottenere soli 83 punti e non salendo mai sul podio. Fu un momento molto complicato per il francese che decise di passare alla Moto2. Il primo anno con la Kalex fu disastroso, concluso con soli 64 punti. Il francese non si diede per vinto e nel 2018 vinse la prima corsa in Moto2 in Catalogna. Nonostante gli alti e bassi, le performance del classe ’99 attirarono le attenzioni della Yamaha.

Nel 2019 Quartararo debuttò in MotoGP nel team Petronas Yamaha SRT insieme a Franco Morbidelli. L’impatto nella classe regina fu subito devastante. Il francese si dimostrò velocissimo in sella alla moto giapponese e conquistò sette podi e il quinto posto finale in graduatoria.

Dopo le tre vittorie nel 2020, la casa di Iwata decise di premiare il giovane francese, dandogli in eredità la Yamaha di Valentino Rossi nel team ufficiale. Il tempismo fu perfetto e Fabio Quartararo, a Misano, è diventato il primo pilota Yamaha a vincere il titolo dai tempi di Jorge Lorenzo nel 2015.Grazie ai 20 podi ottenuti, fin qui, nella classe regina, Quartararo è diventato anche il francese con il maggior numero di podi davanti a Christian Sarron, fermo a diciotto.

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Nell’era della MotoGP Fabio è il terza pilota campione senza aver vinto nelle classi minori. Prima di lui due grandi manici furono in grado di trionfare nella classe regina senza aver vinto nelle categorie minori, ovvero Casey Stoner e Nicky Hayden. Due nomi che hanno scritto pagine importanti del motociclismo.

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