MotoGP, Guidotti in KTM: ecco i motivi dell’addio alla Ducati

Grandi cambiamenti nel mondo della MotoGP: Francesco Guidotti ha lasciato la Ducati Pramac per la KTM. Scopriamo il perché.

MotoGP (GettyImages)
MotoGP (GettyImages)

La notizia aleggiava sul paddock della MotoGP da diverse settimane, ma le conferme sembravano scarseggiare. Pochi giorni fa è arrivata poi la conferma dell’addio di Mike Leitner, che ricopriva il ruolo di capo tecnico ma anche di manager del team, compito che poi sarebbe finito nelle mani di Francesco Guidotti come boss della KTM.

Per lui si tratta della seconda esperienza con questo team, visto che ci aveva lavorato già dal 2006 al 2009 prima del lunghissimo trascorso con i colori della Ducati Pramac. La notizia è stata accolta con tanta soddisfazione dall’esperto connazionale, che da tantissimi anni è ormai uno dei punti di riferimento delle due ruote.

MotoGP, Guidotti non poteva rifiutare quest’offerta

Francesco Guidotti ha ricevuto una proposta molto allettante, almeno stando a quelle che erano le voci che circolavano recentemente. Dopo la conferma del passaggio dalla casa di Borgo Panigale alla KTM è arrivata la conferma da lui stesso, che ha rilasciato un’intervista a Speedweek.com.

Il manager ha ovviamente ringraziato la Ducati, con la quale ha collaborato per oltre un decennio lanciando tanti piloti di talento: “Ho imparato davvero tanto negli ultimi dieci anni, lavorando a stretto contatto con tantissimi rider, i quali sono poi diventati dei grandi nel giro di alcune stagioni. Il nostro team Pramac è molto cresciuto, abbiamo trovato competitività ed i risultati ne hanno beneficiato. Ad un certo punto ho realizzato che era arrivato il momento giusto per cambiare, ed era ora di farlo“.

Il lavoro di Guidotti per la Ducati e per tutta la MotoGP è stato fondamentale in questi anni. Basti pensare che è riuscito a lanciare piloti del calibro di Pecco Bagnaia, che ora si gioca il mondiale con il team ufficiale di Borgo Panigale, o Johann Zarco e Jorge Martin, i quali hanno le serie ambizioni di spodestare il sedile di Jack Miller per il Motomondiale del 2023, quello in cui i contratti saranno scaduti.

Riguardo al passaggio in KTM, Francesco ha fatto capire che l’offerta era divenuta irrinunciabile negli ultimi periodi, “costringendolo” ad accettarla ed emigrare in Austria. Nel team, incontrerà un vecchio amico, ovvero Fabiano Sterlacchini, anche lui ex Ducati e con il quale ha lavorato per molto tempo.

La KTM è ancora alla ricerca di sé stessa per quanto riguarda la top class: Miguel Oliveira e Brad Binder hanno portato alcune vittorie, ma è mancata la costanza per cercare di lottare per il titolo: la Ducati e le giapponesi, da questo punto di vista, sembrano essere molto più avanti.

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La base non è troppo malvagia, ma passo dopo passo occorrerà evolverla per farla crescere. Mi aspetto che possa diventare competitiva nel più breve tempo possibile. Non posso dire con esattezza quale sarà il nostro obiettivo il prossimo anno, so soltanto che vogliamo vincere presto il titolo mondiale. Per ottenere quello c’è bisogno di andare forte e di recuperare la distanza dagli avversari”.

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