MotoGP, Andrea Dovizioso vuole tornare tra i big: ecco cosa gli manca

Andrea Dovizioso ha voglia di stupire nel 2022 in sella alla M1. Il romagnolo non vede l’ora di conoscere i segreti della sua nuova moto.

Dovizioso (Getty Images)
Dovizioso (Getty Images)

Andrea Dovizioso è tornato in MotoGP nel 2021 con l’obiettivo di riprendere familiarità con la pista dopo l’annuncio del divorzio dalla Ducati nel 2020. Il forlivese è ritornato in sella ad una Yamaha a distanza di dieci stagioni dall’ultima volta. Nel 2012 Andrea fece un figurone sulla moto giapponese, conquistando sei podi.

In quella annata nel team Yamaha Tech 3, con compagno di squadra Cal Crutchlow, concluse al quarto posto della graduatoria mondiale con 218 punti. Il 22 agosto del 2012 fu annunciato che il romagnolo avrebbe corso in Ducati al fianco di Nicky Hayden. La prima annata a Borgo Panigale non fu indimenticabile sulla Desmosedici, terminando all’8º posto con 140 punti. Negli anni avvenire il Dovi divenne un simbolo della casa italiana, riportando a casa il titolo costruttori nel 2020 in coppia con Danilo Petrucci.

Dovizioso, ambizioni alte nel 2022

Dopo una prima parte di stagione vissuta sul divano, il forlivese è tornato in sella alla Yamaha nel team Petronas, come compagno di squadra di Valentino Rossi. Andrea ha preso il posto di Franco Morbidelli passato nel team ufficiale della casa giapponese, al posto di Maverick Vinales. Il romagnolo ha corso solo cinque GP nel 2021, non andando mai oltre la dodicesima posizione.

A Jerez de la Frontera il Dovi ha avuto modo di testare la nuova M1. Il prossimo anno l’ex centauro della Ducati avrà a disposizione a versione 2022 e sarà affiancato da Darryn Binder nel team WithU Yamaha RNF MotoGP. Il vicecampione della MotoGP 2017, 2018 e 2019 ha raccontato in esclusiva a Motorsport che il prossimo anno potrà togliersi delle soddisfazione se riuscirà a adattarsi al DNA della Yamaha. E’ un processo lungo che richiede tempo per chi viene da anni su una moto radicalmente diversa come la Desmosedici. Andrea avrà a disposizione anche i test malesiani per migliorare il feeling con la M1, mettendo alle spalle lo stile di guida che era solito utilizzare sulla Rossa di Borgo Panigale.

“Non potete immaginare quanto sia difficile andare in moto in un modo così differente da quello a cui sei abituato. Fabio Quartararo, per esempio, ha guidato solo delle Yamaha e sa usarle in modo aggressivo, è difficile da spiegare! E’ così distante da quello che ho guidato in passato che essere aggressivi è un’altra cosa, ma è normale quando hai esperienza solo con una moto e quando invece ne confronti due”.

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Il romagnolo ha fatto i complimenti al campione francese per il titolo 2021. El Diablo si è superato, mettendo tutti in riga con una costanza e una aggressività folle. “Io e lui abbiamo un feeling simile, ma io mi lamento più di alcune cose e lui più di altre. Ma è normale, perché io non guido nel modo migliore o nel modo in cui lui è diventato campione del mondo. E’ partito da una base Yamaha e conosce al 100% le caratteristiche e il DNA della moto, ha concluso Andrea Dovizioso.

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