MotoGP, Mick Doohan fa a pezzi Jack Miller: che bordata

Il cinque volte campione del mondo nella classe 500, Mick Doohan, non ha apprezzato la prima stagione in Ducati del connazionale Jack Miller.

Jack Miller (Getty Images)
Jack Miller (Getty Images)

Dal 1994 al 1998 la classe regina ha avuto un solo dominatore, Michael Sydney Doohan, riconosciuto nell’ambiente come “Mick”. Nato nei pressi di Brisbane nella Gold Coast australiana, il campione ha debuttato in sella ad una Honda nel 1989 e si è ritirato sulla stessa moto dieci anni piĂą tardi a causa di un grave infortunio. La carriera di Doohan è stata costellata da incidenti drammatici. Dopo due stagioni in lotta per il mondiale in classe 500 nel 1990 e nel 1991, Doohan rischiò l’amputazione della gamba nel Gran Premio d’Olanda del 1992.

L’australiano avrebbe, probabilmente, vinto il suo primo mondiale se non fosse incappato nel terribile schianto di Assen. Saltò diverse gare e tornò in sella alla Honda negli ultimi due appuntamenti della stagione, riuscendo a chiudere secondo nella graduatoria mondiale. Dopo un lavoro intensissimo dell’equipe medica riuscì a tornare al top della forma nel 1994. Una volta recuperata la piena brillantezza e forza fisica, non ce ne fu per nessuno. Mick si aggiudicò cinque mondiali di fila.

Nel 1997 riuscì a vincere 12 Gran Premi in una sola stagione in top class, record durato sino al Gran Premio di Valencia del 2014, quando fu Marc Marquez a conquistare tredici successi in una singola annata. Va sottolineato che all’epoca il calendario era composto da sole 15 gare, rispetto ai 18 round del 2014. Nel 1999 iniziò con un quarto e un secondo posto l’ultima stagione della sua vita nel motomondiale. In Spagna l’australiano si fratturò, nuovamente, la gamba e questo segnò il suo ritiro definitivo dalle corse.

Mick Doohan e l’accusa a Jack Miller

Per un pilota leggendario come Doohan ce n’è un altro che vorrebbe diventare un campione assoluto in MotoGP. Jack Miller ha corso la sua prima stagione nel team Ducati ufficiale. Le aspettative sono state disattese a causa di un rendimento molto altalenante. L’australiano avrebbe dovuto surclassare il teammate Pecco Bagnaia, mentre è diventato l’italiano il pilota di punta della casa di Borgo Panigale.

Dopo tre anni di continua crescita nel team Pramac, il nativo di Townsville ha fallito il salto nel squadra corsa ufficiale. Miller non è mai stato in lotta per il mondiale e ha chiuso la stagione al quarto posto davanti a Zarco di soli otto punti. Piccolo particolare, il centauro francese ha corso sulla Ducati non ufficiale. In classifica Pecco Bagnaia, anch’egli debuttante nel team ufficiale, ha marcato 71 punti in più di Miller.

Come riportato da Motosan, secondo Doohan, Jack Miller dovrebbe concentrarsi su quegli aspetti che gli impediscono di ottenere risultati brillanti. “Ovviamente se la cava bene con la Ducati, in Pramac era giĂ  forte. Ora è passato alla moto ufficiale e in passato abbiamo visto che alcuni piloti hanno fatto fatica. Con Jack è diverso, può lavorare bene e questo dovrebbe essere un punto di partenza per lui ma d’ora in avanti deve diventare piĂą costante, ha analizzato Mick.

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L’ex pilota della Honda ha aggiunto: “Pecco è attualmente un passo avanti e sarebbe bello se Jack potesse cambiare le cose. Ha bisogno di ottenere piĂą vittorie o almeno piĂą podi”. Senza dubbio il finale di stagione ha chiarificato le strategie all’intero della squadra. Bagnaia è il pilota su cui puntare nella prossima stagione, ammesso che Miller non riesca a cambiare passo ed invertire la gerarchia.

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