Pedro Acosta poteva correre in MotoGP nel 2022? Ecco la sua risposta

Il giovanissimo pilota della KTM Pedro Acosta, fresco vincitore del campionato Moto3, ha preso una importante decisione.

Pedro Acosta (Getty Images)
Pedro Acosta (Getty Images)

Pedro Acosta è l’astro nascente del motociclismo mondiale, il fiore all’occhiello di una nuova generazione di piloti spagnoli che vogliono arrivare in cima al mondo. Nato nel maggio del 2004 in una famiglia dalle umili origini Pedro ha iniziato ad andare in moto a cinque anni, grazie al regalo di una motociclettina da cross da parte di suo padre pescatore. Il bambino manifestò sin da subito il desiderio di velocità, tale da indurre la famiglia ad accompagnarlo alle prime gare nazionali.

Nel 2017 il pilota della KTM vinse la categoria PreMoto3, ma il punto di svolta arrivò con la partecipazione al Red Bull MotoGP Rookies Cup. La competizione è stata istituita nel 2007 per scoprire i campioni delle due ruote di domani. E’ la stessa Dorna, società spagnola che gestisce il motomondiale dal 1992, ad organizzare il campionato motociclistico europeo, con il patrocinio della Red Bull ed il supporto tecnico della KTM. Essendo un campionato mono-marca, tutti i giovani piloti sono su delle KTM RC 250 R.

Pedro Acosta si fece notare grazie ad una brillante performance che gli valse il secondo posto. L’anno successivo si laureò campione, trionfando con una gara d’anticipo. La chiamata in Moto3 non si fece attendere e salì in sella alla KTM del team Ajo. La prima stagione nel motomondiale per lo spagnolo si è rivelata essere un successo. Il giovane ha dimostrato costanza e una velocità straordinaria. Grazie ad un bottino di sei vittorie, Acosta ha preceduto l’italiano Dennis Foggia in classifica, laureandosi campione con una gara d’anticipo.

Gli obiettivi futuri di Pedro Acosta

Lo spagnolo è il primo pilota a conquistare il titolo nella sua stagione di debutto nel motomondiale da Loris Capirossi nel 1990. Per una questione di giorni non è riuscito a precedere l’italiano nel record del più giovane campione del mondo di sempre. Ha, in ogni caso, battuto per precocità leggende come Valentino Rossi e Marc Marquez che ebbero bisogno di almeno anno di ambientamento in 125 prima di sbaragliare la concorrenza.

In una intervista a DAZN Pedro Acosta ha raccontato che avrebbe potuto seguire la strada battuta da Jack Miller e Darryn Binder e saltare, direttamente, in MotoGP.
“Sì, c’era quell’opzione – ha spiegato il campione di Moto3 – avrei compiuto 18 anni a metĂ  della prossima stagione se fossi andato in MotoGP. Ma che bisogno c’era di saltare le tappe, di bruciarle, di andare in MotoGP. Significa molto per me passare in Moto2 per fare esperienza, che è quello che mi farĂ  arrivare preparato quando andrò in MotoGP, l’importante non è vincere in fondo, è salire in top class preparato e farlo bene”.

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Pedro Acosta ha le idee chiare, nonostante in famiglia qualcuno la pensi diversamente. “Penso che non dovremmo saltare le tappe. Mio nonno sta già pensando alla MotoGP, ma il mio obiettivo ora è la Moto2. KTM si è fidata di me, Red Bull ha dato tutto per me. E questo è il modo migliore per ripagarli. Spero di essere qui per molto tempo”, ha concluso lo spagnolo che ha giurato amore eterno alla squadra austriaca.

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