Quanto sta accadendo in F1 riguardo alla questione power unit è un argomento che va discusso. Max Verstappen ha montato la quarta unità in occasione del Gran Premio di Russia, ed è stato costretto a scattare dal fondo della griglia. L’olandese ha recuperato egregiamente, ed approfittando del diluvio finale, ha limitato i danni chiudendo secondo.
Tutto ciò ha impedito a Lewis Hamilton ed alla Mercedes di festeggiare in pompa magna la vittoria della gara, visto che il vantaggio sull’olandese nel mondiale è di appena due lunghezze. In Turchia, la sarabanda della delibera della quarta unità propulsiva è toccata proprio alla W12 del campione del mondo, anche se con dinamiche differenti rispetto al grande rivale.
La notizia del venerdì di prove libere è infatti quella della sostituzione del motore endotermico sulla freccia nera #44, il che significa che ci sarà una penalità, ma di solit 10 posizioni in griglia. Il motivo? Si tratta del cambiamento della sola parte a combustione, del motore vero e proprio. Si parte invece dal fondo quando viene sostituita anche la parte elettrica, cosa fatta dalle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz tra Russia e Turchia e dallo stesso Verstappen a Sochi.
La Mercedes ha così deciso di evitare una penalizzazione troppo pesante, in modo tale che Hamilton, se dovesse segnare la pole, potrebbe scattare undicesimo e non ultimo. Evidentemente nel team di Brackley hanno fiducia negli elementi della parte elettrica che hanno attualmente a disposizione, visto che è possibile usufruire anche di quelle del motore 2 che era stato usato sino all’Ungheria.
I complicati regolamenti, con rispettive penalità, stanno rendendo molto difficile da leggere questa F1 per gli appassionati. In molti, com’è giusto che sia, non possono comprendere pienamente quali sono le differenze tra i vari elementi a disposizione, visto che ci sono Ers, MGU-H, MGU-K, batterie e quant’altro.
Inoltre, è totalmente assurdo pensare che per una stagione di oltre venti gare ci siano solo tre motori a disposizione: dalla quarta in poi, scattano le sanzioni in griglia. Sino al 2002, era addirittura possibile utilizzare un motore per le qualifiche ed uno per la gara, e dal 2005 in poi venne imposta la regola di montare lo stesso propulsore per due week-end consecutivi. Un miraggio se si pensa a quanto avviene oggi.
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Un mondiale deve essere deciso da quanto avviene in pista, ed uno dei problemi di oggi è che la F1 è diventata una formula “a risparmio”. Spesso e volentieri, nei turni di libere si cerca di girare meno del necessario per preservare al massimo i motori, inficiando la volontà dei fans che, pagando il biglietto, vogliono vedere in pista i propri beniamini. Dal 2026 ci saranno grandi novità per quanto riguarda le power unit, e la speranza è che ne venga ripristinato un utilizzo più congruo allo spirito della massima categoria. Sino a quella data, dal prossimo anno in poi, i motori saranno congelati ed impossibili da modificare.
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