Red Bull, il motore Honda è un problema? Il pilota appare preoccupato

In casa Red Bull ed AlphaTauri tiene banco qualche preoccupazione sulla power unit Honda. Ecco le parole del pilota di Faenza.

Si avvicina l’inizio della stagione 2022, con i team che stanno giungendo in Bahrain proprio in questi giorni. Il prossimo fine settimana è prevista la seconda tornata di test invernali dopo quelli di Barcellona, dove gli occhi saranno puntati, in particolar modo, sulle evoluzioni che porteranno in pista Red Bull e Mercedes.

F1 Red Bull RB18 (ANSA)
F1 Red Bull RB18 (ANSA)

Stando alle indiscrezioni, i due top team dovrebbero presentarsi con degli importanti pacchetti di aggiornamenti, tando da far addirittura pensare ad una sorta di versione B per quanto riguarda la W13, come accaduto nel 2019. Dal canto suo, la RB18 è stata colei che si è nascosta maggiormente sul tracciato catalano, ma è pronta a svelare tutto il proprio potenziale nelle prossime settimane.

In casa Red Bull è stato firmato il rinnovo contrattuale con Max Verstappen, che resterà a Milton Keynes almeno fino al 2028, con un accordo da 40 milioni di euro a stagione. L’olandese si presenterà al via del mondiale con il #1 stampato sulla livrea della sua vettura, cosa che ha commentato affermando: “Sono contento del rinnovo, adesso spero di mantenere questo numero sulla macchina per molto tempo“.

Il potenziale per farlo, sia da parte sua che della squadra, c’è tutto, anche se la concorrenza appare molto agguerrita. In particolar modo, la Ferrari sembra essere cresciut tantissimo, tanto da esser vista come favorita da Toto Wolff e Fernando Alonso. Il Super-consulente della squadra anglo-austriaca, Helmut Marko, ha detto: “Noi e la Mercedes siamo i più forti, ma la Ferrari si è avvicinata molto e potrebbe giocarsela. Tuttavia, noi abbiamo girato con molto carburante a Barcellona“.

Gli unici dubbi relativi alla RB18 riguardano un peso forse eccessivo, ed anche la power unit Honda. Lo stesso Marko, poco dopo il vittorioso Gran Premio di Abu Dhabi, aveva avvertito su qualche difficoltà legata all’utilizzo dei nuovi bio-carburanti, che hanno abbassato la potenza delle unità propulsive.

La casa di Sakura ha lavorato molto duramente per cercare di riguadagnare i cavalli mancanti, in un aspetto in cui la Ferrari sembra essere davanti a tutti. Tuttavia, questi discorsi verranno affrontati con più chiarezza solo dopo le qualifiche del GP del Bahrain, dove le squadre daranno tutta potenza per la prima volta.

Red Bull, Tsunoda è preoccupato dal motore Honda

Così come per la Red Bull, i discorsi sul motore Honda interessano l’AlphaTauri. La Scuderia di Faenza è legata alle power unit nipponiche dal lontano 2018, stagione in cui fecero da “cavie” per il successivo arrivo dei motori giapponesi alla casa madre. Da quel momento in poi, i motoristi nipponici sono cresciuti moltissimo, vendicando le umiliazioni subite ai tempi della McLaren.

Tuttavia, Yuki Tsunoda appare leggermente preoccupato, ed in un’intervista concessa a “RacingNews365” ha detto: “Forse il motore è qualcosa che ci preoccupa. Altre squadre possono hanno deciso di svilupparne qualche particolare più avanti, ma non possiamo fare molto, questa è l’unica cosa che mi infastidisce, il resto sembra a posto“.

Il giapponesino in orbita Red Bull ha parlato anche della Ferrari, confermando le buone impressioni sulla F1-75: “Ovviamente non so cosa stiano facendo gli altri team, ma non credo che stiano ancora mostrando il loro potenziale. Comunque, non siamo lontani dalla prima posizione, che adesso appartiene alla Ferrari, quindi non vedo l’ora che arrivi la nuova stagione“.

Tsunoda si è dimostrato comunque ottimista relativamente al passo dell’AlphaTauri, che ha mostrato solo qualche magagna dal punto di vista dell’affidabilità: “La nostra auto ha molto potenziale, ma tutti i pezzi del puzzle devono andare a posto. Sono davvero curioso di vedere cosa accadrà quando sistemeremo ogni minimo dettaglio“.

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