George Russell si prende le sue colpe: il problema non è solo la Mercedes

La stagione è appena iniziata e in questo momento è chiaro come i riflettori siano puntati sulla Mercedes e su Geroge Russell che ha deluso.

Il Mondiale di F1 è iniziato in Bahrain nell’ultimo weekend e ha messo in evidenza come in questo momento la Ferrari e la Red Bull abbiano un livello decisamente superiore rispetto alla Mercedes e c’è bisogno di un duro lavoro in Germania per poter far sì che la Scuderia possa tornare ai vertici di un tempo e servirà anche un nuovo George Russell.

Il britannico aveva tutti gli occhi puntati su di sé in Bahrain e la sua prestazione è stata ampiamente deludente, a tal punto che in molti stanno già facendo delle valutazioni sul suo conto che lo vorrebbero inadatto per certi palcoscenici, ma lui ha lottato tantissimo per essere lì in questo momento, raccontando anche di un aneddoto poco edificante.

George Russell Mercedes (Ansa Foto)
George Russell Mercedes (Ansa Foto)

Un solo Gran Premio non permette di promuovere o bocciare un pilota, in particolar modo se quel qualcuno è ancora un ragazzo molto giovane che è alla sua prima esperienza in una Scuderia di primo livello come la Mercedes, che dopo anni di dominio assoluto adesso sta vivendo un chiaro periodo di transizione.

George Russell doveva essere l’uomo del momento, ma l’emozione lo ha tradito e non poco nel circuito mediorientale e per questo motivo già a Jeddah in Arabia Saudita è chiamato all’immediato riscatto, peccato che anche domenica la Mercedes non avrà ancora trovato i modo di aggiustare tutti i problemi in termini di velocità della macchina.

Dunque non basta soltanto correre con una delle Scuderie dal nome di blasonato e altisonante per poter vincere, serve anche un grande lavoro da parte del Team che possa riportare la Mercedes ai suoi livelli di sempre e allo stesso tempo è necessario che Russell alzi il livello delle sue prestazioni, perché per quanto non si possa ancora competere con i quattro di Ferrari e Red Bull, è inammissibile un nono posto in qualifica.

Il giovane inglese sa bene che non può sbagliare ancora troppe volte, anche perché è perfettamente a conoscenza del fatto che ha fatto tantissimi sforzi per poter arrivare a questo punto della propria carriera, passando anche per situazioni decisamente poco edificanti e che lo hanno messo in cattiva luca come nella scorsa stagione a Imola.

Si tratta infatti di uno scontro ravvicinato con l’allora pilota della Mercedes Valtteri Bottas, quello che avrebbe sicuramente lasciato spazio a lui in questo 2022 e in occasione di uno scontro in pista tra i due è avvenuto l’incidente che è costata la fine della gara dell’Emilia Romagna a entrambi, ma il tutto non si è interrotto lì.

Russell ha infatti deciso di scendere dalla monoposto e dare un buffetto sul casco del finlandese che non ha per nulla gradito il gesto sbarazzino del ragazzo e ha risposto con un eloquente e chiaro dito medio, così di recente, ai microfoni di GQ, il neo pilota della Mercedes ha deciso di dire la sua versione dell’accaduto.

“Se guardo indietro a come l’ho gestito, probabilmente riderei di me stesso e direi “Che cosa stavi facendo?” Sembravo solo un idiota, come se avessi perso la testa. E ad essere onesto, per un secondo, probabilmente ho perso la testa”

George Russell può essere il futuro della Mercedes o sarà un secondo di passaggio?

L’ammissione dell’assurdità di quel gesto che aveva fatto tanto parlare è sicuramente di buon auspicio per una possibile maturazione prossima del ragazzo, ma a questo punto bisogna davvero capire una cosa sul futuro di questo pilota indubbiamente promettente che però non sembra dare le certezze per il futuro.

Gente come Charles Leclerc quando correva in Alfa Romeo o Max Verstappen ai tempi della Toro Rosso, aveva già dimostrato il perché si parlasse un gran bene di loro, con prestazioni davvero sopra la media e portando la macchina a livelli superiori, vedendosela sempre con colleghi di primo livello.

Con il Biscione infatti il monegasco ha a dir poco stracciato lo svedese Ericsson, pilota non eccezionale ma dalle buona qualità, mentre l’olandese è stato in grado di vincere la rivalità diretta con il giovane Carlos Sainz permettendogli così di approdare da giovanissimo alla Red Bull.

Il rischio di aver sopravvalutato Russell vedendo solamente i distacchi con Latifi, rischia davvero di aver portato a un’errata valutazione del suo valore e per questo motivo è il caso di iniziare a capire cosa sta succedendo e se effettivamente la Mercedes possa puntare su di lui.

L’impego non lo mette in dubbio nessuno, tanto è vero che gli ingegneri hanno visto moltissime volte Russell al simulatore in modo tale da poter migliorare le proprie prestazioni, ma questo tante volte non basta e in un mondo spietato come la F1 serve perseveranza e un talento di base che deve essere superiore alla media.

La Mercedes sta attraversando un momento di ristrutturazione e non è detto che nel momento in cui metterà in ordine i suoi problemi allora George potrà volare verso la prima vittoria in un Gran Premio e magari scrivere la storia, ma in questo preciso istante, tra i piloti della generazione che dominerà gli anni ’20 che comprende i Leclerc, i Verstappen e i Norris, sembra davvero essere un passo indietro.

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