Abu Dhabi ha fatto scuola: ecco come cambiano le regole sulla Safety Car

Il Gran Premio di Abu Dhabi ha portato con sé grandi strascichi e polemiche e ora la FIA ha deciso di cambiare una regola sulla Safety Car.

Il Mondiale del 2021 è stato senza ombra di dubbio uno dei più criticati e polemici della storia recente e per questo motivo era logico aspettarsi con la nuova stagione una forte e netta variazione del regolamento, non soltanto per quanto riguardava le monoposto, ma anche da un punto di vista dei giudici di gara.

Michael Masi ha pagato per tutti ed è stato licenziato e per questo motivo la FIA ha deciso di cambiare diversi aspetti regolamentari che hanno lasciato basiti e perplessi e uno di questi è stato sicuramente per quanto ha riguardato l’utilizzo della Safety Car e soprattutto la modalità di sdoppiamento dei piloti durante questo regime.

Safety Car F1 (Ansa Foto)
Safety Car F1 (Ansa Foto)

La F1 è ormai pronta ad aprire le danze della nuova stagione e tutti non vedono l’ora che inizi questo entusiasmante weekend per poter vedere direttamente con i propri occhi in Bahrain come le monoposto di sono migliorate e che tipo di sviluppo hanno completato nel corso della stagione.

La Ferrari sembra essere pronta per mettersi in mezzo agli scontri con Mercedes e Red Bull, con le due Scuderie che hanno monopolizzato la scorsa stagione che stanno continuando a darsele di santa ragione, soprattutto in sedi esterne ai circuiti, dimostrando come gli attriti siano ancora molto forti tra le due.

La sconfitta di Lewis Hamilton non è stata assolutamente digerita dalle parti di Stoccarda che per un certo periodo ha anche provato a impugnare una causa legale per far sì che venisse ribaltato il verdetto finale del Mondiale, ma alla fine si è deciso che tutto sarebbe andato come sentenziato dalla pista, ma qualcosa era da aggiornare.

La scelta di Michael Masi di far sdoppiare solamente qualche pilota e non tutti, in modo tale da rendere avvincente l’ultimo giro e permettere a Verstappen di andare alla caccia di Hamilton e sconfiggerlo è stato uno di quei momenti straordinari che ha permesso all’olandese di entrare nella leggenda, ma allo stesso tempo di scatenare miriadi di polemiche.

Era possibile fare quello che ha fatto l’ormai ex giudice di gara australiano? Fino all’anno scorso sì, perché nel regolamento si parlava espressamente di libertà di scelta del giudice di poter permettere ad “alcuni” piloti di sdoppiarsi per far ripartire la gara, situazione che normalmente ha sempre portato logicamente allo sdoppiamento di tutti.

Questo precedente però ha costretto i vari burocrati a sedersi a tavolino per poter cambiare il regolamento e da “alcuni” si è passati ufficialmente alla dicitura “tutti” i piloti e dunque adesso siamo sicuri che non ci potrà essere più un caso come quello di Abu Dhabi della passata stagione.

Safety Car cambio di regolamento solo parziale, non si placano le polemiche

Il passaggio alla dicitura ufficiale che obbliga il direttore di gara a far sdoppiare tutte le monoposto non ha comunque placato le polemiche sulla gestione di Masi della passata stagione e soprattutto i cambi regolamentari non sembrano essere sufficienti per poter far continuare in serenità il Mondiale.

In molti infatti chiedevano non tanto una regola che ufficializzasse lo sdoppiamento di tutti i piloti, ma a gran voce si chiedeva che venisse bloccato il conteggio dei giri in regime di Safety Car in modo tale da non portare a possibili problemi come quelli che si sono visti ad Abu Dhabi.

Lewis Hamilton infatti era convinto che avrebbe potuto vincere lo stesso la gara, non rientrando dunque al box per il cambio gomme, perché sicuro che la Safety Car avrebbe concluso la gara permettendogli così di essere comodamente scortato fino alla vittoria, previsione che poi si è rivelata sbagliata.

Il britannico non avrebbe di certo ragionato in questo modo se fosse stato certo della ripresa della gara ed è per questo motivo che la Safety Car sballa troppo gli equilibri del mondo della F1 e la sua presenza rischia davvero di essere deleteria ai fini dello spettacolo e della credibilità dello sport a livello mondiale.

La Mercedes è stata accusata di poca lungimiranza, dato che era praticamente impossibile che un Mondiale giocato punto su punto venisse concluso senza correre e quindi avrebbe dovuto anticipare la mossa, ma è altrettanto vero che rientrare voleva dire rischiare di perdere la posizione e perdere dunque un Mondiale per una leggerezza.

La verità è che la Scuderia di Stoccarda era con le spalle al muro e ha tentato così la sorte, ma il problema è che in uno sport come la F1 non si può affidare tutto al fato e alla fortuna, servono regole chiare e precise, servirebbe dare un tempo alla Safety Car, un minimo di giri e un massimo nella quale può stare fuori, o appunto bloccare i giri.

Questo è solo un piccolo cambiamento che fondamentale lascia scontenti tutti, perché nessuno si era mai reso conto di questa falla nel regolamento e probabilmente non si sarebbe mai più ripetuto un caso Abu Dhabi e per questo motivo la nuova regola lascia davvero tutti con l’amaro in bocca, dato che era una grande occasione per fare la storia.

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