C’è chi non vede di buon occhio l’idea di un green pass per entrare ovunque in futuro, intanto, si interessano sale bingo, giochi e scommesse
Sempre meno facile il ritorno alla normalità di sale scommesse, bingo e gioco. L’Italia specialmente, sta mettendo a punto sempre più nuove leggi per evitare che il gioco diventi patologico ed investa le aree di età più giovani, ma non è finita.
Ora, come praticamente per tutti i luoghi di maggior interesse della comunità, si parla di ingressi e vaccini. Il green pass potrebbe aprire le porte, nei prossimi mesi, di stadi, cinema, teatri, mostre, praticamente di qualsiasi luogo di sport e cultura, dove sono previsti assembramenti. E nel giro, ci potrebbero finire proprio, anche tutte le sale adibite al gioco.
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Ci stanno lavorando la maggioranza, il Cts e le Regioni, interessate sempre in prima linea alla vita del Gioco. Si studiano tantissime possibilità per ora, che restano tutte ipotesi e forse lo resteranno per un bel po’. Ad ogni modo, è da capire che non tutti i cittadini hanno già ricevuto la seconda dose di vaccino e non per una colpa. Semplicemente i tempi sono ancora lunghi e quindi non si escludono diverse possibilità anche a chi ha ricevuto soltanto la dose numero 1.
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Per ora, quella del green pass sembra l’unica soluzione per avere una vita attiva in futuro, dal momento in cui non si parla solo di luoghi di arte e cultura, ma anche del non potersi sedere comodamente a bar, ristoranti o andare in supermercati e centri commerciali. E quindi è logico che guardino con estremo interesse al discorso, i gestori dei vari centri per giochi e scommesse. Per saperne di più, non resta che attendere la prossima riunione del Consiglio dei ministri.