In Germania la Ford sta sperimentando come rendere il traffico più fluido attraverso la comunicazione con i semafori al passaggio delle auto.
La Casa dell’Ovale Blu ha deciso di sfruttare la connettività sempre più presente nelle nostre vite per migliorare la viabilità e lo ha fatto con uno studio volto a rendere la marcia più fluida e agevolare il passaggio dei mezzi di soccorso.
La sperimentazione della Connected Traffic Light Technology è stata avviata in Germania, ad Aachen e prevede otto semafori consecutivi su un percorso cittadino e tre appena fuori dalla zona centrale.
Per la prova è stata utilizzata una Ford Kuga Plug-In Hybrid, dotata di un’unità per la comunicazione con l’infrastruttura stradale e un hardware sul quale si muove il software che gestisce la comunicazione Vehicle-to-Everything, per rendere l’auto “visibile” a tutti.
L’obiettivo, oltre che pratico, è legato all’esigenza di ridurre il rischio di incidenti provocati dai mezzi di emergenza, nel caso essi siano costretti a passare con il rosso.
Il test fa parte di un progetto più ampio riguardante i veicoli automatizzati e le infrastrutture collegate alla rete, ovvero il Corridor for New Mobility Aachen-Düsseldorf finanziato dal Governo tedesco e dalle autorità locali.
Nella simulazione effettuata, un’ambulanza in avvicinamento ad un semaforo lanciava un segnale per farlo diventare verde, e quindi dopo il suo passaggio ancora rosso.
Tramite l’Adaptive Cruise Control la commutazione è adattata ai tempi di transito. Un po’ come avviene quando un automobilista regola freno e acceleratore in base a cosa sta avvenendo davanti a lui.
Con il rosso il passo viene ridotto in anticipo per permettere all’autovettura di giungere al semaforo al momento giusto. Grazie al collegamento con la rete cellulare, anche a lunga distanza la procedura non ha intoppi e permette a tutti i sistemi di entrare in comunicazione.
La rilevanza del segnale delle telecomunicazioni è dunque cardine. Per questo è stata avviata una partnership con Vodafone, la cui rete efficiente garantisce lo scambio di dati in tempo reale tra tutti gli elementi coinvolti.
Oltre a salvare vite umane, questo metodo potrebbe aiutare altresì l’ambiente, visto che meno vetture in stallo, significa minori emissioni di CO2.
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