Il trionfo Ferrari è anche per Binotto: ecco il suo nuovo record

La Ferrari vince nel miglior modo possibile in quel di Spielberg e ottiene un successo che permette alla Rossa di Binotto di poter sognare.

Vincere a Spielberg era un qualcosa davvero di molto complicato per la Ferrari, un traguardo che non accadeva addirittura dagli anni d’oro di Michael Schumacher dal 2003, con Leclerc che ha così rotto la maledizione e ha permesso a Binotto di poter realizzare un grande record personale.

Mattia Binotto Ferrari (Ansa Foto)
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Ogni qualvolta si parla di Scuderia Ferrari è normale che si cerchi sempre di ottenere il massimo possibile e immaginabile, per questo motivo bisogna essere anche pronti in ogni circostanza a subire delle critiche anche pesanti.

Ne sa qualcosa il Team Principal Mattia Binotto, con quest’ultimo che da diverso tempo è considerato come un problema per le monoposto di Maranello, spesso visto come un personaggio non adatto per il ruolo che ricopre alla fine può dire anche lui di essere entrato a modo suo nella storia della Rossa.

In questa domenica la Ferrari di Charles Leclerc ha vinto il Gran Premio d’Austria e ha saputo rosicchiare altri 5 punti alla Red Bull di Max Verstappen, grazie anche al punto guadagnato dall’olandese nella Sprint Race e a quello aggiuntivo in gara con il giro veloce.

38 punti di ritardo sono ancora un’enormità, ma nonostante i grossi problemi di comunicazione e di leadership a Silverstone, nelle ultime due gare si sono recuperate undici lunghezze, un numero che sicuramente tutti avrebbero firmato solo due settimane fa.

Binotto con il successo di Leclerc riesce a ottenere un grande traguardo, dato che per lui questo è il quarto trionfo stagionale, il terzo con il monegasco più quello con Sainz a Silverstone, il che lo porta così a battere il proprio record personale da quando è Team Pricipal della Rossa.

Si trattava del suo primo anno in F1, ovvero in quel 2019 dove aveva a disposizione ancora una volta il giovane Charles oltre che all’esperto quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, e in quella stagione i successi si fermarono a tre, in due casi con l’ex Alfa Romeo e in uno con l’attuale guida dell’Aston Martin.

Testa bassa e pedalare: Binotto deve credere al Mondiale

Di recente avevano lasciato davvero sbigottiti le dichiarazioni di Mattia Binotto nel quale dichiarava apertamente che la Ferrari non era in corsa per il Mondiale o che comunque non si trattava dell’obbiettivo a inizio stagione.

La cautela a inizio anno era d’obbligo, alla fine i primi due Mondiali del nuovo decennio non hanno portato vittorie e si è considerato un gran miglioramento il 2021 solo perché si è potuto ottenere un terzo posto in classifica costruttori, ma in questa stagione la Ferrari c’è.

Non è sempre stata la vettura migliore perché la Red Bull nei rettilinei è un vero e proprio missile, ma sicuramente è davvero molto vicina alla Scuderia austriaca, molto probabilmente di più rispetto a quanto non lo fosse con la Mercedes nelle annate 2017 e 2018 dove venne messo in croce Vettel per la mancata vittoria.

Mattia, questo è il tuo primo anno vero nel quale sei alla guida di una Scuderia che non può solamente partecipare, dove la vittoria singola è bella solamente se si sta creando qualcosa a lungo termine.

Leclerc, anche lui nella stessa condizione, ha avuto bisogno dell’errore di Imola per capire dove migliorarsi e cosa fare, il tuo Team ci ha messo qualche gara in più, ma oggi finalmente la gestione dei cambi gomme e della strategia è stata lucida e lo sarebbe stata anche in caso di sconfitta.

Questo si chiede alla Ferrari, lucidità, serietà e capacità di gestione da parte dei piloti, per questo che nessuno ha esultato a Silverstone per un successo del caos e della disorganizzazione.

Questo Cavallino è forte, i piloti ci sono e uno è un vero e proprio fenomeno e dopo tanti anni bui si può veramente sognare in grande, dunque perché non provare questo splendido e meraviglioso traguardo che si chiama Mondiale. Forza Mattia!

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