1500 euro in buoni spesa: l’Inps avvisa tutti

Ancora una truffa tramite Sms: i 1.500 euro di buoni spesa Inps, che in realtà non vedremo mai, dando i dati a sconosciuti

Sms (Fonte foto: Pixabay)

L’Inps ci starebbe offrendo un buono carrello spesa da 1.500 euro e ce lo comunicherebbe, tramite Sms. Nulla di più falso. Se avete ricevuto un messaggio del genere sul cellulare, cancellatelo direttamente. Il perché è presto detto: è una truffa. Abbiamo visto quanto spesso i nomi di banche, Poste Italiane e quant’altro, siano legati a questo tipo di truffa, detta phishing. Ed è così, molte volte, anche per l’Inps.

Le ultime notizie ci riportano alla solita richiesta da parte degli hacker, di alcuni campi da compilare per “vincere” appunto, il buono spesa. In essi sono compresi, dati anagrafici, mail e numero di telefono. Il nome di questa truffa è lo smishing, perché avviene tramite Sms.

Ciò che leggiamo nel messaggio è appunto, Compila i tuoi dati e ricevi il buono carrello spesa da 1.500 euro”. Informazioni che quindi chi truffa da remoto, ci chiede con la scusa di un premio da darci, stavolta a nome dell’Istituto.

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Quando completeremo la compilazione dei dati, si aprirà persino un’altra pagina che ci assicurerà: La tua partecipazione è stata registrata”. In questo modo il truffato è anche allontanato dal sospetto ed attende di ricevere notizie per i suoi 1.500 euro da ricevere.

Il consiglio che diamo, quando parliamo di tutte le tipologie di truffa che avvengono tramite mail o Sms, è lo stesso. Innanzitutto, se riceviamo messaggi un po’ strani, dove ci vengono promessi soldi, buoni acquisto o quant’altro, è giusto andare sempre ad indagare sulla veridicità del mittente. Inoltre, cliccare su link che derivano da Sms sconosciuti è sempre sconsigliato. Lo è anzi, bloccare anche il numero da cui arriva il messaggio di turno, per evitare che possano arrivarcene altri.

Quando clicchiamo su un link, non sappiamo inoltre a cosa andiamo incontro. Se siamo sfortunati, non ci sarà nemmeno bisogno di compilare dei campi, per rendere informazioni a chi non dovrebbe averne. Quindi, se distrattamente ne clicchiamo uno, è bene cambiare tutte le password inserite sul proprio smartphone.

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