Valentino Rossi, la Yamaha non lo voleva: il Dottore vuota il sacco

La storia d’amore tra Valentino Rossi e la Ducati non ha portato i risultati sperati. Il nove volte campione del mondo ne spiega i motivi.

Valentino Rossi (GettyImages)
Valentino Rossi (GettyImages)

Il nome di Valentino Rossi è legato principalmente a tre costruttori all’interno della sua esperienza nel Motomondiale: il primo è quello della Yamaha, con la quale ha vinto ben quattro titoli mondiali in MotoGP, imponendosi nel 2004, 2005, 2008 e 2009. La prima casa a dargli fiducia sin dal suo debutto fu la Honda, che lo rese campione del mondo nel 2001 (ultimi titolo in Classe 500), e poi nel 2002 e nel 2003.

I primi allori iridati del “Dottore” arrivarono in 125 e 250, grazie anche alla partnership con l’Aprilia, con la quale si laureò campione nel 1997 e nel 1999. Purtroppo, nella carriera del pilota di Tavullia manca il colpo grosso con la Ducati, moto che solo Casey Stoner è riuscito a portare nell’Olimpo dei più grandi nel 2007.

Valentino Rossi e la casa di Borgo Panigale si unirono nel 2011, a seguito degli accesi diverbi che si erano venuti a creare tra il nove volte campione del mondo, la Yamaha e Jorge Lorenzo. Stoner decise di passare alla Honda, ed il #46 giallo più famoso del mondo si ritrovò la strada spianata per andare alla guida della rossa.

Come compagno di squadra si ritrovò Nicky Hayden, colui che era riuscito a sconfiggerlo nel 2006. I rapporti tra i due furono ottimi, ma entrambi dovettero fronteggiare un problema comune: la Desmosedici, di essere competitiva, non ne voleva sapere. Solo Casey era in grado di farla volare, di guidarla in maniera perfettamente consona alle sue caratteristiche.

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Il biennio 2011-2012 fu terribile per Valentino Rossi. Tralasciando la scomparsa di Marco Simoncelli e concentrandoci sui risultati sportivi, il “Dottore” portò a casa appena tre podi: chiuse terzo a Le Mans nel 2011 e secondo nel 2012, anno in cui replicò questo risultato anche a Misano.

Per un nove volte campione del mondo, questi risultati furono insufficienti, e nel 2013 decise di far ritorno alla Yamaha. In un’intervista rilasciata a Graham Bensinger, il rider di Tavullia ha raccontato la sua scelta di passare in Ducati ed i motivi della mancata competitività.

Con la Yamaha era ormai inutile proseguire: avevo capito che il team stava dalla parte di Jorge Lorenzo, così decisi di cambiare. Ho provato la Ducati e non mi sentivo a mio agio, e nel frattempo avevo anche un piccolo problema con la mia spalla da risolvere. Io volevo vincere con la Desmosedici, era una moto italiana ed io un pilota italiana. Poteva essere un sogno“.

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Valentino Rossi ha raccontato un curioso retroscena: “Ero in netta difficoltà con la Ducati, e chiesi alla Yamaha di ritornare all’inizio del 2012. Loro mi risposero con un no categorico, non c’era alcuna possibilità. Ero molto preoccupato, pensai che dovevo ritirarmi. Qualcosa cambiò poco dopo e la Yamaha decise di riprendermi, personalmente fu un grande momento. Tuttavia, mi dispiacque molto per come andò alla Ducati, avevo molte aspettative. Sicuramente fu un gran peccato“.

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