Valentino Rossi, Meda vuota il sacco: la risposta a chi lo accusa da sempre

Il ritiro di Valentino Rossi ha rappresentato una svolta epocale nel mondo della MotoGP. Ecco le parole d’oro del noto giornalista.

Valentino Rossi (GettyImages)
Valentino Rossi (GettyImages)

L’addio di Valentino Rossi alla MotoGP avvenuto due settimane fa a Valencia ha chiuso definitivamente un’epoca. Così come aveva detto Max Biaggi, il “Dottore” rappresentava l’ultimo membro di una generazione di piloti spettacolari, che ha lasciato ai fan delle incredibili battaglie che a fatica rivedremo. Almeno con quel livello di intensità.

In 26 anni di carriere, il pilota di Tavullia ha portato a casa nove titoli mondiali e 115 vittorie, risultando il migliore di sempre dopo Giacomo Agostini in termini di numeri. Va detto che all’epoca si poteva correre in più classi differenti, cosa impossibile da fare quest’oggi, per cui il confronto tra i due non può essere fato soltanto in base alle statistiche.

Valentino Rossi, l’elogio di Guido Meda è commovente

Nella giornata di giovedì, Valentino Rossi si è recato ad EICMA dove è stato abbracciato da un folto gruppo di tifosi, che ne hanno ascoltato le parole: “Mi devo abituare all’idea di non correre più, sarà molto dura“. Così come sarà difficile per lui, la stessa cosa si può dire per il grande Guido Meda.

Il giornalista milanese ha accompagnato tutta la carriera del “Dottore”, narrando le gesta agli appassionati come telecronista. Sino al 2013, Meda ha lavorato per Italia 1, per poi passare a Sky Sport MotoGP nel 2015 e tornare al commento dopo un anno di assenza. Tra i due c’è una sincera amicizia, cosa che li ha resi un binomio in grado di segnare un’epoca, dal punto di vista sportivo e giornalistico. Un connubio difficilmente ripetibile.

Anche Guido è arrivato ad EICMA per il gran finale, ed ha concesso un’intervista a Motorsport.com nel quale ha trattato l’argomento del ritiro di Valentino Rossi: “Sarei disonesto se non ammettessi che è stato una parte molto significativa della mia carriera. Ed anche nella mia vita personale“.

Lui è stato un connazionale, un fenomeno ed una grande persona, è stata una gioia poterne raccontare le gesta ad una massa enorme di tifosi. Credo sia stato il capitolo professionale più importante di tutti, ed anche il più bello. A volte mi accusano di essere troppo tifoso di lui, ma credo sia normale perché si è trattato di un campione che ha catalizzato l’attenzione della gente, anche quando i risultati non erano eccellenti. Ha creato un’alchimia con i tifosi davvero notevole“.

A precisa domanda su un ricordo personale su Valentino Rossi, Meda ha dichiarato: “Non ho un momento o un giorno specifico che ricordo con piacere, ma ne ho tantissimi. In vent’anni l’ho incontrato tantissime volte, parlando anche con il Valentino persona e non pilota, con il quale è divertente parlare. Ho avuto tanti faccia a faccia con lui, e garantisco che parlandoci, capisci il perché è diventato così amatoMi ha privatamente spiegato le ragioni del suo ritiro, la cosa mi ha aiutato a capire anche la sua parte finale di carriera“.

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Il giornalista è stato poi interpellato sulle sue particolari telecronache e sulla rivoluzione da lui portata avanti nel raccontare il motociclismo: “Mi capitava di parlare di getto, neanche io a volte sapevo quello che dicevo, non preparavo mai nulla prima di una gara da questo punto di vista. Poi, ovviamente, frasi come tutti in piedi sul divano piacevano e le ho ripetute sempre“.

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