Il ritiro di Valentino Rossi segna la fine di un’epoca, che ha regalato battaglie mozzafiato agli appassionati. Ecco chi ne ha parlato.
Come ha dichiarato Max Biaggi, il ritiro di Valentino Rossi rappresenta la chiusura di un cerchio. Se ne va l’ultimo baluardo di un’era di rider eccezionali, che hanno infiammato le folle per più di vent’anni. Il “Dottore” è stato protagonista di sfide esaltanti con lo stesso pilota romano, ma anche con Sete Gibernau, Jorge Lorenzo, Loris Capirossi e tanti altri.
La sua carriera si è chiusa domenica scorsa a Valencia, e la sensazione è che, senza di lui, la MotoGP non potrà mai essere la stessa. Quelle 115 vittorie, condite da nove titoli mondiali, lo rendono il secondo pilota più vincente della storia dopo Giacomo Agostini, ma quelli erano altri tempi, in cui si correva contemporaneamente nelle diverse classi.
Subito dopo la gara, Valentino Rossi è stato inserito nella “hall of fame” del Motomondiale, ma non poteva essere altrimenti. Le sue imprese sportive lo hanno reso un’icona italiana nel mondo, premio di cui è stato insignito già a Misano alla presenza del Ministro degli affari esteri Luigi di Maio.
A seguito del ritiro del “Dottore”, sono arrivate alcune parole del manager Pablo Nieto a “Marca”, in cui ha descritto la grandezza del #46: “Alla festa organizzata in suo onore, Valentino si è voluto divertire. Rideva e dava baci a tutti, ci siamo davvero emozionati. Gli sono grato per i momenti passati insieme. Lo ritengo un’icona, un riferimento e lo resterà a vita. Ora abbiamo l’Academy VR46 su cui concentrarci, non vedo l’ora di continuare a lavorare con lui“.
“Lo vedo come il pilota più forte di sempre, questo sport è diventato quello che è ora grazie a lui. Ritengo Valentino e mio padre le due persone più influenti per il motociclismo“. Sulla stessa lunghezza d’onda Razlan Razali, responsabile del team Petronas: “Per me è il migliore di tutti i tempi, è un onore che abbia disputato la sua ultima stagione con noi“.
Anche Lin Jarvis della Yamaha Factory non ha potuto far altro che sottolineare l’importanza di Valentino Rossi ed il segno indelebile che ha lasciato: “Lo considero il più forte di tutti i tempi, ha reso la MotoGP più grande di quello che era prima. La sua carriera è stata pazzesca, nove titoli in 26 anni, è il pilota più vincente che noi abbiamo mai avuto in classe regina“.
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Jarvis ha sottolineato quanto fatto dal “Dottore” nel 2003, quando accettò la chiamata di Davide Brivio per passare dalla Honda alla Yamaha: “Valentino ha cambiato tutto nel nostro marchio, ci ha riportati sulla strada vincente. Si era unito a noi in un momento difficile, regalandoci dei trionfi che non ottenevamo da tanto tempo. Personalmente, gli sono molto grato, ho apprezzato tanto la sua passione e le incredibili capacità di cui è dotato“.
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