Alla Pirelli mai nessun dubbio su Verstappen: il retroscena incredibile

Max Verstappen è uno dei migliori piloti della sua generazione e il successo nell’ultimo Mondiale ne ha una chiara e netta testimonianza.

Quando si ha di fronte ai propri occhi un talento assoluto come quello di Max Verstappen è davvero impossibile pensare che non possa trasformarsi ben presto in oro e infatti non ci sono voluti poi così tanti anni per vedere l’olandese in vetta al mondo con la sua Red Bull, e alla Pirelli erano stati davvero geniali a capire le sue immense qualità.

Max Verstappen Red Bull (GettyImages)
Max Verstappen Red Bull (GettyImages)

Max Verstappen è uno dei migliori piloti di seconda generazione di sempre e senza dubbio uno di quelli che è stato in grado superare il padre, tanto che ormai il povero Jos non viene più praticamente calcolato e considerato da nessuno.

L’olandese ha vissuto una stagione sensazionale in questo 2021 riuscendo a vincere il Mondiale all’ultimo GP di Abu Dhabi e, nonostante tutte le varie polemiche che ci sono state appresso, nessuno può negare che Super Max abbia pienamente meritato il trono di re della velocità.

Adesso è davvero facile per tutti riconoscere la sua immensa qualità in pista, ma qualcuno era riuscito a vederle molto tempo prima, quando era ancora poco più che un bambino e iniziava a far vedere tutto il proprio talento bruciando le tappe ed esordendo in F1 ancora da minorenne.

In un’intervista rilasciata ai microfoni di Racing News 365, l’ex capo della Pirelli Paul Hembery ha dichiarato di aver sempre visto in Verstappen la stoffa del campione assoluto e in lui ha scomodato addirittura un paragone illustro con Ayrton Senna.

Hembery infatti ha dichiarato:” La mia gara preferita è probabilmente il Gran Premio del Brasile 2016 sotto la pioggia. Ha guidato linee completamente diverse rispetto agli altri piloti e ha guidato in avanti come un coltello caldo nel burro!”

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In quella stagione tra l’altro Verstappen era alla sua prima esperienza assoluta in Red Bull, entrando a Mondiale già iniziato al posto di Kvijat, dimostrando così la stoffa del fuoriclasse prima ancora di compiere i 20 anni.

“Verstappen come Senna, un grande della pioggia”, così parla Hembery

Paul Hembery ha passato una vita intera nel settore dei motori e dei pneumatici e dunque la sua opinione può essere sicuramente più che attendibile e onorevole e così non ci si deve sorprendere quando vengono proposti paragoni davvero impegnativi.

“Mi ricordavano le grandi gare di Senna, pensate a Monaco ’84 per esempio. Penso che a molti fan piaccia vedere i piloti guidare sotto la pioggia, perché è lì che si scoprono dei talenti davvero eccezionali. Per me, quello è stato il momento quando ho pensato: ‘”Sì, questo ragazzo un giorno sarà campione del mondo.”

All’epoca Verstappen era veramente poco più che un adolescente e il suo stile di guida era ancora estremamente aggressivo, caratteristica che non ha certamente perso ma che ha saputo smussare per poter trarne dei vantaggi.

Secondo l’ex capo della Pirelli è senza dubbio lui il miglior pilota della generazione e quando l’intervistatore ha iniziato a parlare di Norris e Russell non ha voluto sentire ragioni, perché per lui il numero uno resta Max.

Secondo Hembery i due britannici sono sicuramente degli ottimi piloti che hanno un grande futuro, ma a pari età non hanno saputo dimostrare quello che Max aveva già fatto vedere al grande pubblico.

Per Paul dunque siamo entrati nell’era di Verstappen, un pilota che ha saputo bruciare le tappe quando era giovanissimo e che ha saputo aspettare sette Mondiali per laurearsi campione, ma lo ha fatto già nel primo anno che possedeva una vettura da vertice.

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Hembery ci aveva visto giusto e chissà chi altro potrà dire di aver già scoperto con il suo occhio da attento e fine conoscitore della materia.

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