Vettel disastroso il suo 2022: c’è aria di ritiro? Ecco lui cosa pensa

Momento nero per Vettel. Dopo il Covid, incidenti e sfortune. Il suo esordio stagionale in Australia è stato da dimenticare.

Prima il Coronavirus che lo ha tenuto lontano dal Circus in Bahrain e in Arabia Saudita, quindi i problemi tecnici e soprattutto i tanti botti a costellare il suo primo fine settimana al volante dell’AMR22 in quel di Melbourne. Sebastian Vettel ha davvero poco da sorridere.

Sebastian Vettel, Aston Martin (Ansa Foto)
Sebastian Vettel, Aston Martin (Ansa Foto)

Nella sua ormai lunga carriera in F1, cominciata nel 2007, il tedesco non aveva mai faticato così, comunque non aveva mai dovuto scontrarsi con una sorte tremendamente avversa.

Che il 2022 potesse non essere l’anno dell’Aston Martin era parso chiaro e limpido già durante i test invernali, quando la monoposto aveva dato prova di essere in ritardo. Ma per l’ex Ferrari l’Australia è stata un incubo.

Vittima di un guasto nelle libere 1 e costretto a saltare la seconda sessione per permettere ai suoi meccanici di riparare l’auto, è stato multato di 5000 euro per essere rientrato ai box usando il motorino dei commissari di pista, e nell’FP3 si è incidentato rovinando la vettura in ottica gara.

Qualificatosi al volo soltanto diciottesimo, in corsa ha fatto in tempo a completare appena 23 tornate prima di andare ad impattare contro le barriere della curva 5.

Vettel da dimenticare. Ha sbagliato a continuare?

Interrogato a caldo sui motivi del ko, Seb li ha definiti il risultato di un mix: la mancanza di chilometri accumulati e la mancanza di maneggevolezza del mezzo.

Stavo cercando di tirare fuori il massimo e forse ho spinto troppo. Una volta perso il controllo non sono stato in grado di recuperare“, ha analizzato rammaricato. “Non aver potuto girare a sufficienza non mi ha aiutato. Ma sono sicuro che andrà meglio nel prosieguo di campionato, anche perché peggio non può andare“, ha infine considerato con filosofia.

Mentre il mediocre collega di marca Lance Stroll ha terminato la corsa dodicesimo, la domanda che ci si pone è se l’asso di Heppenheim non abbia sbagliato a rinnovare il proprio impegno nella classe regina dell’automobilismo. Alla luce di quanto sta avvenendo forse per lui sarebbe stato meglio smettere. Ma chissà, il tempo potrebbe anche dargli ragione…

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