F1, Fernando Alonso fa una rivelazione: il circus non sarà più lo stesso

Il pilota Alpine, Fernando Alonso, non nasconde la propria contentezza per i movimenti di mercato che potrebbero portare novità importanti nel Circus.

Per adesso la proposta lanciata da Michael Andretti alla FIA non ha ricevuto risposta.  Ciò significa che il suo proposito di ingresso in F1 è rimasto finora inascoltato. Ma non solo. Più di qualche team principal si è dichiarato contrario a dividere la torta dei proventi, già non più abbondante come una volta.

Fernando Alonso (Ansa Foto)
Fernando Alonso (Ansa Foto)

Eppure, in questa situazione tanto sfavorevole, l’imprenditore americano sta andando avanti con le procedure. D’altronde lui ci crede e il progetto è serio, come approvato e confermato dallo stesso presidente federale Mohammed Ben Sulayem in occasione del GP di Miami.

Alonso dà l’ok ad una scuderia Andretti in F1

Come detto, sono diversi gli iscritti che temono la new entry, in particolare Mercedes, Red Bull ed Alpha Tauri, ma c’è chi come Fernando Alonso, al centro lui stesso di chiacchiere di mercato che lo vogliono in Aston Martin o addirittura in Red Bull,  ne è entusiasta. Con lo spagnolo anche McLaren e Alpine. Per quanto concerne quest’ultimo marchio, l’interesse sarebbe doppio in quanto Renault sarebbe dato come il fornitore più papabile per quanto concerne il motore.

Protagonista della 500 Miglia di Indianapolis proprio con i colori della scuderia del figlio di Mario, il Samurai ha definito il probabile arrivo come una “gran bella cosa”.

Lo conosco bene, così come la sua famiglia. Sono parte del motorsport. Un cognome leggendario, quindi dovesse farcela a venire sarebbe meraviglioso per la disciplina oltre che per Michael“, ha dichiarato ad F1i.com.

Convinto che il beneficio sarebbe reciproco, Alo ha grande fiducia nello statunitense. “Ha capacità, talento e risorse per essere in griglia in modo competitivo. Spero dunque che si avveri questo programma. Personalmente lo seguirò con attenzione“, ha aggiunto con un augurio.

L’obiettivo è di schierarsi a partire dal 2024. Ma come si sa, il processo è complesso e richiede che ogni parte coincida. Soldi e staff non paiono essere un problema. Il tempo invece potrebbe diventare una discriminante visto che, nonostante le continue sollecitazioni da parte di una delle dinastie più note e vincenti dell’automobilismo, chi di dovere sta tardando a esprimersi. Che sia nel senso positivo, o negativo.

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