Albesiano è felice del trionfo Aprilia in Argentina e rivolge un pensiero anche a Iannone, ex pilota del team.
Il lavoro alla lunga paga e l’ultimo weekend MotoGP a Termas de Rio Hondo ne è la dimostrazione. La vittoria dell’Aprilia non è stata un caso, ma il frutto di un progetto che parte da lontano e che ha attraversato anche momenti difficili prima di poter raccogliere i frutti meritati.
Quando la casa di Noale è rientrata nella top class del Motomondiale, sapeva che non avrebbe potuto subito stare davanti. È più piccola delle altre concorrenti e serviva del tempo per raggiungere le migliori posizioni. Ma c’è voluto comunque più del previsto. E ci sono pure piloti che l’hanno snobbata.
Sicuramente, come sottolineato da Aleix Espargarò, l’arrivo di Massimo Rivola nel ruolo di amministratore delegato è stato importante nel 2019. Anche perché ciò ha permesso a Romano Albesiano di concentrarsi maggiormente sugli aspetti tecnici. Inoltre, l’azienda veneta ha investito di più e ciò ha aiutato a migliorare moto e risultati.
Albesiano in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport non ha nascosto la sua soddisfazione per il trionfo in Argentina, però non vuole adagiarsi sugli allori: “Abbiamo raggiunto un obiettivo importante, ma è solo una tappa. È stata una traversata nel deserto ma sapevo che, pur tra alti e bassi, ci saremmo arrivati”.
Il direttore tecnico di Aprilia sottolinea l’importanza ricoperta da Rivola al momento del suo arrivo, pur provenendo da un mondo molto diverso come quello della F1: “Ha dato un grande impulso. Io da quel momento ho potuto dedicarmi completamente alla parte tecnica, ma soprattutto sono aumentate le risorse disponibili e abbiamo ingaggiato più persone”.
Tra le novità che hanno funzionato negli ultimi anni anche la decisione di passare da un motore a V stretto a uno a 90°, in questo modo la RS-GP è diventata una moto più facile da guidare per i piloti e anche più competitiva. Si può pensare al titolo MotoGP adesso che Espargarò è leader della classifica? Albesiano vola basso: “Al mondiale non ci pensiamo minimamente, abbiamo fatto solo tre gare e non ha senso parlarne. Sono curioso di vedere cosa faremo con questa moto”.
Grandi elogi per Aleix e anche tanta fiducia in Maverick Vinales, ma il dirigente Aprilia rivolge un pensiero anche ad Andrea Iannone: “Aveva dato segnali che facevano ben sperare, mi resta la curiosità di sapere cosa avrebbe fatto con la moto 2020”.
Iannone, com’è noto, è stato fermato da una squalifica per doping e dunque la sua carriera in MotoGP si è interrotta. La sospensione scadrà nel dicembre 2023, ma è difficile pensare a un ritorno nella classe regina del Motomondiale. Aprilia comunque non lo ha mai abbandonato nei momenti difficili, dunque non è escluso qualche progetto comune per il futuro.
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