Dramma alla 24h di Le Mans, incidente per Bradley Smith: ecco come sta

La 24 ore di Le Mans è una gara epica, ma che porta sempre dei problemi per infortuni che sono normali e Bradley Smith ne ha subito uno.

Quando ci si appresta ad affrontare delle grandi gare bisogna sempre ricordarsi del fatto che l’incidente e il rischio di essere coinvolti in avvenimenti dolorosi e complicati è sempre dietro l’angolo, con la 24 ore di Le Mans che è sempre stata nella storia una delle gare più dure in assoluto, con Bradley Smith che ha dovuto rendersene conto rapidamente già all’esordio di questa straordinaria sfida.

Bradley Smith (Ansa Foto)
Bradley Smith (Ansa Foto)

Le gare in moto sono sempre state considerate tra le più esaltanti in assoluto nel mondo del Motorsport e per questo motivo sono tantissimi gli appassionati che nel corso dell’anno cercano di seguire il più possibile questo tipo di gare, con il rischio di incidenti che è sempre elevatissimo, in particolar modo quando si tratta di tappe molto impegnative.

La 24 ore di Le Mans è una di quelle che più di tutte si sta dimostrando estremamente complicata, tanto è vero che non è un caso che i piloti la temano, ma allo stesso tempo la adorino alla follia, perché è uno dei momenti in assoluto più attesi in tutta la stagione e che dà il via al campionato Endurance.

Sono tantissimi i momenti che hanno reso epica questa gara, ma una cosa che non è mai mancata è anche la paura di commettere qualche errore che possa risultare fatale proprio sul più bello e che possa causare degli incidenti a dir poco spettacolari e molto dolorosi, come quello accaduto di recente a Bradley Smith.

Nemmeno il tempo di partire per l’attesissimo inizio che l’ex pilota dell’Aprilia si è ritrovato coinvolto in un gravissimo incidente con Cristophe Seignuer, con le telecamere che sono rimaste estremamente sorprese dell’accaduto, tanto è vero che non hanno minimamente ripreso l’evento e ci si è ritrovati a un certo punto con i due a terra.

La paura è stata sicuramente tantissime, in particolare per l’inglese che è stato immediatamente portato in ospedale per ricevere degli accertamenti che potessero in qualche modo far valutare la situazione ai medici, ma alla fine si è tirato un grande sospiro di sollievo nel constatare che non vi erano particolari problemi e non ha riportato gravi ferite.

I dottori hanno però deciso che il ragazzo in sella alla sua Ain Yamaha non può però ancora uscire dall’ospedale, dato che gli accertamenti dovranno continuare anche nelle prossime ore, perché in questo momento non si può escludere nulla a priori, considerando infatti come il britannico abbia subito davvero un importante trauma.

Il mito delle 24 ore di Le Mans e alcuni casi finiti in tragedia ben più di Bradley Smith

Quando si parla delle 24 ore di Le Mans si ha a che fare a tutti gli effetti con una leggenda assoluta dello sport motoristico mondiale, una di quelle gare che è riuscita nel corso degli anni a entrare nella storia come una delle più romantiche, incredibili e a tutti gli effetti iconiche sia per le quattro che per le due ruote.

Per Smith si è trattato solamente di una grandissima paura, considerando il fatto che la diagnosi è stata fortunatamente positiva, con l’inglese che rimarrà ancora sotto osservazione per non rischiare ricadute, ma alla fine si può dire che tutto è andato per il meglio.

Non sempre a Le Mans è però andato tutto liscio come ieri, perché questa gara è iniziata nel 1923, anno in cui è stata fondata, che è sempre stata accompagnata anche da una serie di tragedie che hanno sconvolto il mondo delle corse, con il peggior momento di sempre che avvenne nel 1955.

In quel caso si trattava di una gara di automobilismo e non di motociclismo, ma a tutti gli effetti è stato quello che si può definire la più grande tragedia nella storia delle corse motoristiche e che portò a una conseguenza a dir poco incredibile e disastrosa.

Eravamo nel 1955, con la Mercedes che era appena entrata nel mondo della F1 in modo prepotente e dominante, tanto è vero che Juan Manuel Fangio era stato in grado di vincere ben due Mondiali con le Frecce d’Argento, ma nel giugno del 1955 accadde il disastro che portò Stoccarda a una clamorosa decisione.

A causare l’incidente fu Pierre Levegh, un pilota che stava cercando di superare la Jaguar D-Type di Mike Hawthorn, un uomo che sarebbe stato in grado di vincere in Ferrari nella stagione 1958, ma la manovra del francese fu un vero e proprio disastro, dato che nel mezzo vi era anche da doppiare la Austin Healey di Lance Macklin.

Nel momento del sorpasso Hawthorn frenò improvvisamente per poter rientrare ai box, con Macklin che inizialmente cercò di spostarsi a destra, ma così facendo uscì di pista, con Levegh che non riuscì più a controllare la sua vettura che venne così scaraventata contro il pubblico uccidendo 83 persone e ferendone 120.

Mai nella storia dei motori si era assistito a una simile tragedia, con la Mercedes che prese la drammatica decisione di ritirarsi a tempo indeterminato dalle corse, tanto è vero che a Stoccarda tornarono in pista solamente nel 2010, dopo tanti anni a servire i motori solamente alla McLaren.

Per Bradley Smith non c’è stato fortunatamente questo tipo di sciagura, ma a Le Mans si sa che qualcuno in ospedale di finisce sempre, perché si tratta di una vera e propria gara mortale e ricca di sudore fisico ed è anche per questo che è così memorabile e amata da tutti.

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