Red Bull, parla Horner: “Verstappen non è un pilota fortunato”

Un colpo di scena nei giri finali dell’ultima Gara? Sulla fortuna e sulle abilità di Verstappen, si esprime Christian Horner in persona.

Max Verstappen (Getty Images)
Max Verstappen (Getty Images)

Il team principal della Red Bull, Chris Horner non ci sta. 24 anni, battuto un leader mondiale come Lewis Hamilton, ed un Mondiale che torna in Red Bull dopo 7 stagioni di Mercedes. Max Verstappen è stato forse fortunato nell’ultima Gara, ma non è per la sua fortuna che ha vinto davanti a tutti.

Max vanta anche un record che prima di lui era stato di Senna, non un giochino da poco. Con quella di ieri, le vittoria in stagione sono state ben 10, insomma, anche i numeri parlano bene dell’olandese. Il colpo di scena di Latifi a muro senz’altro ha caratterizzato un finale di stagione effervescente, ma un episodio, secondo Horner, non può segnare un pilota come fortunato.

Horner parla anche delle gare precedenti

Secondo il quarantottenne della Red Bull, Verstappen anzi sarebbe tutt’altro che un privilegiato della sorte: Quest’anno Max non era mai stato fortunato, dice infatti a proposito della Safety car sul finale di Abu Dhabi. Anzi, a volerla dire tutta, Hamilton ha rischiato di potersi far accompagnare dalla Safety fino alla fine, quando comunque a pochi km dalla fine, Verstappen era dietro di lui.

La Mercedes ha poi presentato un reclamo per il comportamento dell’olandese nell’ultimo giro, ma Christian Horner fa arrabbiare ancor di più gli uomini Mercedes, dicendo: “L’euforia è davanti a tutto. Dobbiamo valutare questo campionato per ciò che è stato, un confronto di grande equilibrio durato 22 gare, e Max è stato davvero eccezionale. Ha dovuto affrontare circostanze sfortunate, ma ha sempre tenuto la testa bassa e guidato con il cuore, con passione, con abilità e gran determinazione”. 

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Ma il team principal della casa austriaca torna anche sulla fortuna: “Penso di aver detto che avevamo bisogno di qualcosa da parte degli…Dei delle Corse, e oggi hanno risposto, quindi li ringrazio. Siamo incredibilmente orgogliosi di Max, è un ragazzo che sta vivendo il suo sogno, ha affrontato il migliore avversario in assoluto guardando le sue statistiche. Ha combattuto con le unghie e con i denti in ogni singolo Gran Premio, e il suo rendimento è stato eccezionale. Per un ventiquattrenne fare ciò ha fatto Max è impressionante”.

Fortuna quindi che ha assistito la Red Bull, ma marginale in confronto alla grandezza del giovane pilota, che comunque, ha battuto in un modo o nell’altro, Hamilton nel lungo. L’ultimo giro, è stato davvero fortissimo per quanto riguarda le emozioni vissute dagli sportivi, ma soprattutto nel box austriaco: “Sapevamo che Max avrebbe avuto un vantaggio ma anche un solo giro a disposizione, e ce l’ha fatta. Potete immaginare l’euforia che si è scatenata in quel momento! Poi dopo il podio sono arrivate le convocazioni per i reclami, e ci sono state un paio d’ore un po’ tese, ma tanto di cappello agli stewards e alla FIA, credo che abbiano prese le giuste decisioni”.

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