Oggi è un giorno speciale per la Ferrari: ecco cosa si festeggia

La Rossa più famosa al mondo celebra oggi il suo compleanno con la storia. La Scuderia Ferrari è un mito e un orgoglio del nostro Paese.

Scuderia Ferrari (Getty Images)
Scuderia Ferrari (Getty Images)

La Scuderia Ferrari spegne le candeline e lo fa mettendo in primo piano i piloti attuali del Cavallino. Charles Leclerc e Carlos Sainz Junior rappresentano il presente e il futuro della squadra di Maranello. La Rossa nell’arco della sua gloriosa storia ha preso parte a 1027 gare, vincendo 238 volte.

Il team italiano ha conquistato sedici campionati mondiali costruttori e quindici piloti. L’ultimo campione del mondo della storia del Cavallino è stato Kimi Raikkonen nel 2007. Il prossimo anno saranno trascorse quindici stagioni dal trionfo di Ice-man in Brasile, una eternità per una squadra gloriosa come la Ferrari. L’ultimo successo nei costruttori è arrivato, invece, nel 2008 con Felipe Massa vicino a replicare il trionfo di Kimi dell’anno prima.

Da allora la Rossa è scivolata in un vortice di risultati negativi. Non sono bastati gli ingaggi di campioni del mondo come Fernando Alonso e Sebastian Vettel per riportare il Cavallino sul tetto del mondo. Entrambi hanno provato a spingere la squadra al di là dei limiti, ma non sono riusciti a vincere il titolo con la squadra italiana.

La storia della Scuderia Ferrari

La Scuderia è nata il 16 novembre del 1929, seguendo i valori di Enzo Ferrari. La passione e il coraggio del genio del Drake emersero nell’arco della sua intera vita. “La sua volontà e il suo decisionismo si esplicano anche nel modo in cui decise e scrisse i punti salienti dello statuto perché lo fece su un tovagliolo in un ristorante insieme all’avvocato Enzo Levi”, ha ricordato Piero Ferrari.

Novantadue anni fa, in presenza del notaio modenese Alberto Della Fontana, nacque la Società Anonima Scuderia Ferrari. Inizialmente la società fu costituita per far gareggiare i piloti su auto Alfa Romeo. Enzo Ferrari, modenese classe 1898, nutriva un amore incondizionato per i motori. Grazie all’esperienza in pista nel ruolo di pilota di auto da corse, Enzo decise di fondare un proprio marchio e una scuderia che potesse primeggiare nelle sfide mondiali. Lo stemma del Cavallino nero fu apposto su un fondo giallo canarino, in onore della città di Modena.

La Scuderia Ferrari ha attraversato momenti gloriosi ed epoche molto buie. Tantissime leggende del motorsport hanno corso con il team di Maranello. Piloti come Fangio, Ascari e il “figlio del vento” John Surtees hanno portato in alto il nome di Ferrari. I mondiali di Niki Lauda e quello, a sorpresa, di Jody Scheckter nel 1979 furono gli ultimi di un pilota della Rossa con Enzo in vita. Il genio modenese morì nel 1988, non potendosi godere i successivi trionfi dell’era Schumacher.

Sotto la guida sapiente di Luca Cordero Montezemolo, la Scuderia riuscì nell’impresa di aprire un ciclo, tra i più vincenti nella storia della F1. La squadra capitanata dal fenomenale Michael Schumacher conquistò sei mondiali costruttori di fila. Il Kaiser fu rinominato il barone rosso per i suoi trionfi a Maranello. Il tedesco conquistò sulle auto del Drake cinque corone iridate, sfiorando l’ottava della sua carriera nel 2006, anno del suo primo ritiro dalle corse.

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Il 13 ottobre 2014 con Sergio Marchionne si aprì un ciclo nuovo per la squadra italiana. La Ferrari sembrava essere sulla strada giusta per lottare, fino alla fine, per la conquista di un titolo mondiale, ma la prematura scomparsa di Marchionne portò ad un nuovo terremoto e con John Elkann sono solo, per ora, arrivati proclami eccellenti in vista della prossima annata. La Ferrari nel 2021 è tornata al terzo posto della graduatoria, ma il distacco da Red Bull Racing e dalla Mercedes rimane ancora enorme. Il nuovo regolamento tecnico dovrebbe garantire al team, oggi guidato da Mattia Binotto, una possibilità in più per colmare il gap e tornare a lottare per le posizioni di vertice. Buon compleanno, intanto, alla Rossa più famosa al mondo, novantadue anni e non sentirli.

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