L’ex campione del mondo Crivillé ha analizzato la prima metà di stagione, elogiando Quartararo e quanto finora fatto.
Siamo nel weekend di Assen, l’università del motociclismo. E in MotoGP, dove siamo ormai a metà campionato, le gerarchie sembrano ormai ben definite. Fabio Quartararo, nonostante una Yamaha M1 non perfetta ad inizio stagione, è stato capace di inanellare una serie impressionante di risultati positivi, oltre che di vittorie, che gli hanno permesso di issarsi in prima posizione in campionato. Il margine con gli avversari è già abbastanza buono, tanto che vedendo quanto distano Enea Bastianini e Pecco Bagnaia, verrebbe da dire che metà riconferma il francese se l’è già messa in tasca.
![Fabio Quartararo (ANSA)](https://www.chepoker.it/wp-content/uploads/2022/06/Quartararo-Criville.jpg)
Quartararo sembra stia mostrando davvero il lato migliore di sè adesso. Il campione del mondo è conscio di essere campione del mondo e sta affrontando il campionato con maggiore tranquillità, grazie anche all’appoggio incondizionato di Yamaha nei suoi confronti. Ed è il grande favorito per il titolo anche quest’anno.
Crivillé esalta Quartararo, “orfano” di un fenomeno
E che il transalpino sia davvero il più forte in questo momento ne è convinto anche un ex campione della 500 come Alex Crivillé: “In questa stagione è cresciuto più della scorsa – ha confessato a Sport.es -. È sicuro di sé e non ha un rivale solido in questa stagione“. E proprio su questo punto insiste l’iberico: “Il fatto che Marc Marquez non sia qui fa capire a Fabio Quartararo che non c’è pilota superiore a lui. Anche se non ha la moto migliore, si sente a suo agio e fa il resto. Ciò significa che sta guidando la classifica generale della MotoGP e vincendo le gare con facilità”.
Fabio Quartararo ha avuto un inizio di stagione titubante, forse anche per colpa della M1 che no nera all’altezza di Ducati: “Si è trovato tra le mani una Yamaha che non si era evoluta come le altre marche. Suzuki era migliorata in velocità massima, Ducati aveva costruito un motore davvero competitivo e anche la Honda sembrava andare bene. Tutto questo ha fatto esitare Fabio Quartararo, ma poi si è trovato molto bene con la Yamaha e ha visto che ha altri punti positivi come una coppia motore molto fluida che permette alle gomme di tenere bene a fine gara. Insomma, è cresciuto. Nonostante non abbia la moto più veloce, è il più veloce“.
Tra i possibili rivali di Quartararo c’è il connazionale Johann Zarco, e lo crede anche lo stesso Crivillé: “Quando ha tutto a posto, è un pilota molto veloce, anche se è un po’ irregolare se analizziamo la sua carriera sportiva. Dobbiamo ricordare che è un due volte campione del mondo Moto2 ed è un pilota con molti podi. Ha un anno in più di contratto con la Ducati quindi, a priori, ha tutte le carte in regola per affrontare questa stagione con obiettivi chiari: cercare di trovare podi e vincere le gare. Ha disputato una grande gara in Germania, dove ha ottenuto la seconda posizione. Johann Zarco è uno dei piloti MotoGP più veloci”.
Mentre non concede molte chance a Pecco Bagnaia: “E’ molto lontano nella classifica generale della MotoGP quando siamo arrivati a metà stagione e recuperare il ritardo con Fabio Quartararo sarà molto difficile. È anche vero che Pecco Bagnaia è in una posizione difficile e sotto pressione perché vuole solo vincere. A volte cercare la vittoria ti porta a commettere errori. Al Sachsenring la vittoria era alla portata, penso che abbia detto ‘O tutto o niente’ perché stava facendo una bella gara. Oggi penso che Fabio Quartararo sia inavvicinabile e questo deve essere difficile per Pecco Bagnaia. Mancano ancora delle corse e confidiamo che Pecco Bagnaia con la Ducati, che è una moto molto veloce, possa vincere delle gare”.
Infine Crivillé ha detto la sua sul possibile passaggio di Pol Espargaró in KTM: “Sta attraversando momenti difficili. La Honda non ha ancora colpito nel segno e non ha trovato il giusto assetto. Sta costando molto sia a Pol Espargaró che alla Honda e sembra che sia un matrimonio che non è mai decollato. Probabilmente le cose gli andranno meglio che in Honda perché Pol Espargaró è un buon pilota”.