L’ex F1 ci va giù pesante: Hamilton praticamente distrutto

Per Verstappen è stato tutto più facile, a causa della poca aggressività di Hamilton: le parole spiazzanti di Eddie Jordan.

Hamilton Mercedes (Getty Images)
Hamilton Mercedes (Getty Images)

Eddie Jordan ormai guarda la Formula1 dal di fuori, ma essendo stimato come uno dei talent più bravi degli ultimi trent’anni, le sue parole vengono sempre ascoltate con piacere da chi ama questo sport. E forse, non faranno piacere tanto per fare un esempio, al campione britannico, Lewis Hamilton.

La stampa inglese infuria contro la Red Bull, ma non tutti credono che ci sia un colpevole, nella vittoria finale di Verstappen, che ricorderemo per anni. Ad esempio, proprio il famoso Jordan, ex proprietario della scuderia che vide esordire Schumacher, crede che le responsabilità sono solo dei piloti.

Hamilton non sarebbe più quello di una volta

E l’imprenditore irlandese, resta inamovibile. Se Lewis Hamilton ha perso il Mondiale, è stato solo perché il suo rivale è stato più cattivo. L’imprenditore ed ex manager automobilistico, ha parlato di questo alla BBC. La stessa, che ha dato un altro gran dispiacere al pilota inglese.

Forse quello che ha detto Eddie Jordan, oggi settantatreenne, è un po’ troppo duro nei confronti di un pilota che ha messo a segno una gran rimonta e che in fin dei conti ha perso un Mondiale solo per 394.5 punti a Hamilton 387.5. Penso che Lewis sia stato troppo morbido per troppo tempo ormai. Deve diventare di nuovo più duro”, dice l’ex pilota di kart, sorprendendo tutti.

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L’irlandese ammette che per lui, che di fenomeni ne ha visti tanti, il miglior Hamilton è stato tra i piloti più forti che abbia mai visto, ma allo stesso tempo rincara la dose: “Ha permesso a qualcuno aggressivo e arrogante come Verstappen di infastidirlo e rubare il suo titolo, dice Jordan, davvero poco contento del modo di guidare degli ultimi anni, dell’inglese. “I bravi ragazzi non vincono titoli ed è diventato un bravo ragazzo “, ha terminato Jordan, parlando dell’inglese.

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