F1, Masi licenziato dalla FIA? Anche la Ferrari dice la sua

Nella giornata della presentazione F1-75, la FIA annuncia la rimozione di Masi dalla direzione corsa. Ecco come ha reagito la Ferrari alla notizia.

Così, all’improvviso, è arrivata la decisione definitiva. Il neo presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha voluto abbreviare i tempi ed evitare di aspettare il fatidico 18 marzo quando, in Bahrain, verranno presi altri importanti provvedimenti. In un video, il successore di Jean Todt, ha reso noto che nel campionato 2022 non sarà più Michael Masi a dirigere le gare.

Ferrari, Binotto (GettyImages)
Ferrari, Binotto (GettyImages)

L’australiano è stato dunque punito per la scarsa lucidità dimostrata ad Abu Dhabi, ma non verrà licenziato bensì soltanto indirizzato ad altro incarico sempre nel contesto federale.

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L’allontanamento di Masi visto dagli occhi Ferrari

A margine della presentazione della nuova F1-75 un Carlos Sainz solidale con il manager di Sydney, si è detto certo che il suo futuro sarà ancora in un ruolo di responsabilità.

Me lo auguro perché noi piloti abbiamo sempre avuto fiducia in lui“, ha asserito convinto che dietro ogni azione del successore di Charlie Whiting ci sia stata onestà intellettuale. “Sia comunque il benvenuto chiunque verrà al suo posto. Come abbiamo potuto verificare negli ultimi anni si tratta di un compito gravoso“.

Per lo spagnolo la direzione intrapresa è quella giusta. Ciò che conta è che tutto venga compiuto nell’ottica della chiarezza e della trasparenza per il bene dei team e dei tifosi.

Secondo il boss Mattia Binotto, la querelle seguita ai fatti di Yas Marina è la prova che la materia è piuttosto complessa. “Penso si possa solo migliorare. In caso di necessità di cambiamenti, noi come scuderia li supporteremo“, ha affermato il manager sventolando la bandiera della crucialità dell’indipendenza della FIA.

Su questo fronte le intercettazioni emerse di recente, in cui nelle battute conclusive dell’ultimo round del mondiale 2021 il direttore sportivo della Red Bull indicava al direttore di gara cosa fare e come muoversi, rappresentano una macchia.

Più diplomatica l’analisi di Charles Leclerc persuaso dal fatto che se il 44enne è stato messo da parte ci sarà un motivo, ma ugualmente comprensivo in quanto lo scranno ormai vacante scottava parecchio.

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Con un finale di stagione tanto teso, era normale che scoppiasse qualche controversia. Ad ogni modo, la Federazione ha in mano più informazioni di me ed è in base a quelle che ha definito il suo futuro“, ha tagliato corto il monegasco assolvendo un po’ tutti.

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