F1, i dubbi di Ralf Schumacher sulla Ferrari: verità scomode

Il fratello di Michael Schumacher ha seguito con particolare attenzione l’esordio della Ferrari F1-75 nei test prestagionali. Ecco le perplessità dell’ex pilota della Williams.

Ralf Schumacher oggi osserva la F1 dalla posizione privilegiata dello studio di Sky Germania. L’ex pilota di Jordan, Williams e Toyota ha avuto l’opportunità di osservare il percorso di avvicinamento della Rossa alla prima tappa annuale. Domenica 20 marzo, infatti sul circuito del Bahrain, si spegneranno i semafori del primo appuntamento stagionale. La F1 ha cambiato faccia con l’introduzione delle auto ad effetto suolo. Una reinterpretazione in chiave moderna di un concetto messo in cantina per quaranta anni.

Ralf Schumacher (Ansa Foto)
Ralf Schumacher (Ansa Foto)

Le nuove monoposto sono già scese in pista nello shakedown catalano e nella tre giorni di test in Bahrain. I valori sono tutt’altro che definiti, ma l’aspetto più importante è quello dell’affidabilità. La Ferrari si è dimostrata una dea affidabile, con un concetto aerodinamico che è un piacere per gli occhi. La Rossa è stata, certamente, la vettura più apprezzata dagli addetti ai lavori sul piano estetico. Il time lap, naturalmente, non dipenderà dalle linee delle monoposto. La Red Bull Racing potrebbe aver fatto bingo con soluzioni estreme, specie nella zona delle pance.

A pochi giorni dall’inizio della stagione si tratta di supposizioni perché nessuna delle vetture ha spinto sul gas fino in fondo, mettendo a nudo il reale potenziale del mezzo. Il miglior crono di Kevin Magnussen sulla Haas nella seconda giornata dei test in Bahrain è un chiaro segnale che i top team, per ora, hanno nascosto le proprie carte, in particolare la Mercedes che pare soffrire non poco in questa fase iniziale. Tutto potrà cambiare tra pochi giorni, in occasione delle prime qualifiche dell’anno dove i piloti saranno obbligati a dare il 100%.

L’opinione di Ralf Schumacher sulla Ferrari

F1 Ferrari (Twitter)
F1 Ferrari (Twitter)

Il quarantaseienne tedesco ha disputato 182 gare in F1. In pochi possono vantare la sua esperienza e capacità di analisi e in esclusiva ai microfoni di Sky Germania, il fratello del Kaiser ha toccato un tasto essenziale. “Il punto più importante per me è che le vetture possano seguirsi a vicenda meglio, che abbia senso la nuova normativa. E, naturalmente, i nuovi pneumatici a basso profilo sono esteticamente sorprendenti”.

Le nuove forme delle vetture sono figlie di una scelta epocale dei vertici della F1 che hanno voluto, fortemente, un cambio di rotta. Dal 2010 ad oggi hanno dominato soli due team, ovvero la Mercedes, campione in carica da otto anni consecutivi, e la Red Bull Racing. Team gloriosi come Ferrari, McLaren, Williams ed altri hanno dovuto ingoiare bocconi amari. Le vetture ad effetto suolo dovrebbero favorire gare spettacolari con battaglie ravvicinate e favorire i sorpassi.

Ralf Schumacher ha analizzato che, in generale, le monoposto sono diventate più semplici, le ali anteriori sono posizionate più in alto. Tutte le squadre sono partite da un foglio bianco, interpretando in modo molto diverso il regolamento tecnico. La Ferrari ha osato con soluzioni tecniche innovative. Mattia Binotto ha definito la F1-75 una vettura coraggiosa. Ora, però, bisogna dimostrare con i fatti i progressi.

Credo decisamente che abbiano fatto dei passo avanti, ma basterà per la vetta? Non ne sono così sicuro. Soprattutto perché la Ferrari tende a raggiungere il limite di prestazioni prima delle altre squadre. L’abbiamo sperimentato nelle sessioni di prova del venerdì dell’anno scorso. Vorrei che la Ferrari facesse parte della musica perché è importante per tutto il mondo della Formula 1“, ha analizzato Ralf.

Dopo i proclami del passato in Ferrari gli alibi sono finiti. Qualora non riuscisse ad inserirsi nella lotta la vertice, si tratterebbe di un enorme fallimento. Nelle precedenti stagioni il management della Rossa ha puntato tutto sulla stagione 2022, chiedendo pazienza ai tifosi. Ora devono arrivare i risultati, per il bene anche di due alfieri del Cavallino che hanno detto i denti stretti in attesa di primavere migliori. Charles Leclerc e Carlos Sainz meritano un’auto all’altezza del proprio talento e ambizioni. I primi nodi saranno sciolti tra pochissimi giorni.

Impostazioni privacy