F1, Sebastian Vettel ha diversi dubbi: ecco cosa lo assilla

Il pilota dell’Aston Martin, Sebastian Vettel, ha tracciato un primo resoconto sui test prestagionali, in attesa della seconda parte in Bahrain.

Sebastian Vettel ha iniziato la sua quindicesima stagione nel circus. L’ex pilota della Ferrari ha atteso con ansia l’introduzione del nuovo regolamento tecnico, con il lancio delle rivoluzionarie auto ad effetto suolo. Il driver dell’Aston Martin ha lasciato al termine del 2020 la Ferrari dopo sei stagioni con molti alti e altrettanti bassi. Il tedesco ha detto addio alla Scuderia, al termine di una stagione drammatica a causa dei problemi della SF1000.

Sebastian Vettel (Ansa Foto)
Sebastian Vettel (Ansa Foto)

L’auto figlia del misfatto motoristico del 2019, chiuso con un indagine segreta della FIA, non era all’altezza dei driver del Cavallino. Charles Leclerc ha avuto, comunque, performance migliori rispetto al navigato driver tedesco e a Maranello hanno preferito lanciare Carlos Sainz, piuttosto che rinnovare il contratto al quattro volte campione del mondo. Seb era arrivato a Maranello con i migliori propositi, con in petto quattro affermazioni iridate con il team Red Bull Racing. Sebastian sperava di emulare, al volante della Rossa, il suo idolo Michael Schumacher.

Il Kaiser è stato molto importante per il percorso professionale del nativo di Heppenheim. In Ferrari Vettel non ha mai avuto un’auto dominante come la Mercedes, ma nel 2017 e nel 2018 ha disputato le sue migliori annate in rosso, pur non arrivando mai a contendere il titolo fino all’ultimo GP a Lewis Hamilton. L’arrivo di Charles Leclerc nel 2019 ha poi invertito i fattori nel team, con il monegasco più veloce e competitivo nonostante la poca esperienza nel circus.

La delicata situazione attuale di Sebastian Vettel

Nel 2021, con il passaggio nel team inglese, il tedesco sperava di invertire la rotta. La sua terza fase di carriera, dopo i trionfi in RB e le delusioni in Ferrari, è stata sin qui deludente. A differenza della Racing Point RP20, l’Aston Martin AMR21 è risultata un’auto con molte lacune. Il progetto sbagliato ha reso difficile la vita anche al figlio del capo, Lance Stroll. Il boss del team, Lawrence Stroll, aveva Sebastian Vettel con uno scopo. L’ex Ferrari, nei piani del canadese, avrebbe dovuto guidare il team ai piani alti della classifica.

L’Aston Martin ha chiuso, invece, al settimo posto con 77 punti nel 2021. Nel caotico Gran Premio di Azerbaijan Seb ha concluso al secondo posto. Nel Gran Premio di Ungheria il tedesco aveva replicato il medesimo risultato, dopo aver lottato a lungo per la vittoria con Esteban Ocon. Il #5 è stato squalificato al termine della gara perché nella vettura era presente meno di un litro di carburante richiesto dalla FIA per eseguire alcuni controlli post GP.

La nuova Aston Martin ad effetto suolo dovrebbe essere la rivoluzione, ma i test a Barcellona non hanno evidenziato, per ora, uno sconvolgente passo in avanti. “I primi due giorni sono stati particolarmente produttivi, perché la nostra vettura ha funzionato in modo molto affidabile. L’ultimo giorno di test le cose non sono andate così lisce, abbiamo avuto cinque bandiere rosse al mattino e Sebastian ha causato l’ultima di queste interruzioni poco prima della pausa pranzo“, ha commentato Tom McCullough.

Problemi tecnici a parte, Sebastian Vettel ha lanciato l’allarme: “Penso che sarà un anno lungo e abbiamo ancora molto da imparare sulle nuove vetture. Da questo punto di vista, siamo tutti sulla stessa barca“. Vettel ha addirittura parlato di una montagna da scalare perché le differenze sono grandi rispetto allo scorso anno. Stesso le auto risultano diverse tra loro, il che è un bene per la competizione e l’immagine della F1. “Resta da vedere quale sia la strada giusta. Spero che tutte le soluzioni siano buone, perché sarebbe fantastico se la densità di potenza in campo fosse alta e se non ci fossero grosse differenze nelle prestazioni“, ha concluso il tedesco.

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